Villa Wanda torna a Licio Gelli
08/01/2015 di Maghdi Abo Abia
Licio Gelli, il Venerabile ex capo della Loggia P2, torna in possesso della sua abitazione, Villa Wanda. La casa, di 32 vani e di 11.000 metri quadri abitata dall’uomo, oggi 95enne, è stata dissequestrata a causa della prescrizione dei reati fiscali che avevano portato nel 2013 al sequestro preventivo dell’immobile.
IL DISSEQUESTRO DI VILLA WANDA – Si è chiuso oggi ad Arezzo il processo a carico del Venerabile, dei figli Raffaello e Maurizio, della compagna Gabriella Vasile e del nipote Alessandro, tutti accusati di frode fiscale. A tutti loro venne contestata un’evasione fiscale di 17 milioni di euro e per questo si decise per il sequestro preventivo, nel tentativo di evitare che l’abitazione sul colle di Santa Maria potesse essere sottratta ad un’eventuale esecuzione da parte dello Stato. Secondo la Procura, la famiglia aveva architettato prima ipoteche e poi una vendita fasulla per evitarlo.
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UNA VICENDA NATA NEL 1998 – La vicenda risaliva al 1998, anno in cui vennero trovati i 160 chili d’oro in lingotti nascosti nel parco della villa. L’Agenzia delle Entrate di Arezzo era entrata in possesso di un testamento olografo di Licio Gelli che porto’ ad una serie di accertamenti fiscali. Il Tribunale ha però accolto l’eccezione sollevata dai legali degli imputati relativa al periodo temporale troppo esteso dichiarando la prescrizione del procedimento. Il giorno del sequestro Gelli, che stava andando ad una visita medica, disse «È una cosa vecchia, risolverò tutto». I suoi legali presentarono un ricorso al Tribunale del Riesame per ottenere il dissequestro della villa. I giudici dissero di no ed i legali di Gelli prospettarono anche l’ipotesi di una trattativa con Equitalia per sanare la situazione debitoria per ottenere il dissequestro. Ma la prescrizione ha risolto ogni dubbio.