Vincent Asaro: arrestato l’uomo della rapina che ispirò «Quei bravi ragazzi»
24/01/2014 di Alberto Sofia
Trentasei anni dopo uno dei «Cold Case» – i delitti irrisolti – più noti negli Stati Uniti, l’Fbi ha arrestato Vincent Asaro, tra i presunti responsabili della «rapina del secolo» all’aeroporto Jfk di New York del 1978. Un “colpo” che scioccò l’opinione pubblica, considerato il bottino record di sei milioni di dollari, tra contanti e gioielli. E diventato così popolare da ispirare anche il capolavoro “Goodfellas” (“Quei Bravi Ragazzi”) diretto nel 1990 da Martin Scorsese, con Robert De Niro e Joe Pesci. Come ha spiegato la stessa Fbi, nell’ambito delle indagini sulla rapina sono state cinque le persone finite in manette, considerate esponenti di spicco della famiglia mafiosa Bonanno di New York, vicina a Cosa Nostra. Tra queste lo stesso Asaro, ora 78enne, che secondo l’accusa non solo prese parte alla rapina, ma avrebbe anche strangolato un uomo di nome Paul Katz, perché sospettava fosse un informatore della polizia.
VINCENT ASARO E GLI ALTRI ARRESTATI A NEW YORK – La rapina al Jfk fu realizzata in poco più di sessanta minuti nel settore cargo della Lufthansa, da almeno sei uomini incappucciati. Fruttò ai criminali tre volte le loro aspettative: il bottino, equivalente oggi a circa 20 milioni di dollari, non è mai stato ritrovato dopo la rapina. Come ha spiegato El Mundo, Asaro è il primo mafioso incriminato per una rapina che scioccò il mondo e per la quale, fino a ieri, le autorità avevano condannato soltanto Louis Werner, un dipendente della Lufthansa che aveva facilitato l’accesso dei criminali al terminale. Insieme ad Asaro, sono stati arrestati anche il figlio Jerome e altri tre membri del clan Bonanno, una delle cinque famiglie di origine italiana che hanno controllato per decenni la criminalità organizzatao a NYC. In manette sono finiti così Thomas “Tommy D” Di Fiore, ora 70enne, John “Bazoo” Ragano e Jack Bonventre. Diversi i reati contestati, dall’omicidio alla rapina a mano armata, fino all’estorsione, procurato incendio e gioco d’azzardo. Soltanto su Asaro, invece, pesa l’accusa di aver partecipato alla «rapina del secolo».
JAMES BURKE E LA PIANIFICAZIONE DELLA RAPINA – A pianificarla fu il capo mafioso di origine irlandese James Burke , interpretato nel film di Scorsese da Robert De Niro, che perse la vita in carcere nel 1996, malato di cancro: morì però senza essere stato processato per la rapina all’aeroporto di New York. Affiliato alla famiglia Lucchese, uccise quasi tutte le persone che avevano partecipato con lui alla rapina. Tanto che lo scorso giugno resti umani erano stati ritrovati nella sua antica abitazione di Ozone Park, ribattezzata dai media locali come “la casa degli orrori”. Nella stessa casa sono state ritrovate anche le ossa di Paul Katz: del suo omicidio dovrà rispondere invece Asaro. Burke era proprietario anche di un bar, il “Robert’s Lounge”, diventato il suo “cimitero personale”. Lo aveva raccontato prima di morire un complice pentito, Henry Hill, che nel Film di Scorsese è interpretato da Ray Liotta. Nel film “Quei bravi ragazzi”, che ha permesso a Joe Pesci di conquistare l’Oscar come miglior attore non protagonista (per l’interpretazione del mafioso Tommy De Vito), Burke fu invece interpretato da Robert De Niro. Il mafioso di origine irlandese non ha mai confessato: finito in galera in una vicenda di scommesse truccate, venne condannato anche per omicidio, prima di morire nel 1996 mentre scontava l’ergastolo.
GLI ARRESTI – «Questi “bravi ragazzi” pensavano di avere una licenza di rubare, di uccidere, di fare quello che volevano. Tuttavia, gli arresti di oggi dei cinque membri della famiglia criminale Bonanno mettono fine ai loro modi violenti e spietati. Anche se l’arresto è arrivato decenni più tardi, questi arresti dimostrano la determinazione del FBI nel voler portare a termine l’indagine e consegnare i responsabili alla giustizia», ha spiegato l’Fbi.