Virginia Raggi, i Pm chiedono il rinvio a giudizio per falso secondo La Stampa

11/09/2017 di Redazione

Virginia Raggi rischia il processo per falso. I pubblici ministeri di Roma intendono infatti richiedere il rinvio a giudizio per aver dichiarato il falso all’Anticorruzione in merito alla nomina di Renato Marra. La richiesta sarà effettuata già entro questa settimana secondo La Stampa, che rimarca invece come l’altra inchiesta che riguarda il sindaco di Roma, il presunto abuso d’ufficio per la nomina di Salvatore Romeo, è invece destinata all’archiviazione. Andrea Carugati ed Edoardo Rizzo scrivono infatti come

La richiesta di rinvio a giudizio potrebbe arrivare già questa settimana. La Procura di Roma accusa la Raggi di falso: secondo l’accusa mentì all’Anticorruzione del Comune sulla nomina di Renato Marra. Da graduato dei vigili urbani fu promosso (nomina revocata successivamente) a capo del dipartimento Turismo del Campidoglio, con un incremento di stipendio pari a 20 mila euro. La sindaca affermò all’Anticorruzione che il ruolo di Raffaele era stato «di mera pedissequa esecuzione». Le indagini svolte dal procuratore aggiunto Paolo Ielo e dal pm Francesco Dall’Olio raccontano un’altra verità. Nei messaggi del 14 novembre scorso Raffaele – a proposito dell’aumento dello stipendio del fratello – scrive alla sindaca: «Se lo avessi fatto vicecomandante i soldi erano gli stessi». La Raggi replica: «Infatti abbiamo detto vice no. Doveva restare dov’era con Adriano (Meloni, assessore al Turismo)». E lui controbatte: «Infatti con Adriano il posto era quello di cui abbiamo sempre parlato».

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Virginia Raggi ha già dichiarato più volte che non si dimetterà in caso di rinvio a giudizio, ma aspetterà l’esito del processo. Il codice etico per gli eletti del Movimento 5 Stelle approvato diversi mesi fa prevede infatti l’obbligo di dimissioni solo in caso di condanna nel primo grado di giudizio. L’eventuale rinvio a giudizio rapppresenterebbe però un altro duro colpo di immagine per il sindaco di Roma, e per tutto il Movimento 5 Stelle. Virginia Raggi rinviata a giudizio rappresenterebbe infatti un problema rilevante per la nomina di Luigi Di Maio a candidato alla presidenza del Consiglio, e anche per le regionali siciliane.

Foto copertina: ANSA/CLAUDIO PERI

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