Il virus ebola è stato debellato?

Il virus ebola ha finora provocato quasi dieci mila morti dalla scoppio dell’epidemia, ma da diversi Paesi africani giungono numerosi segnali incoraggianti. Il Mali ha ufficialmente dichiarata conclusa l’epidemia, mentre nelle altre Nazioni africane si nota un consistente calo dei contagi.

EBOLA E STATO DELL’EPIDEMIA – Il vIrus ebola ha finora provocato, secondo i dati ufficiali dell’Organizzazione mondiale della Sanità, 8477 morti. Decine di persone contraggono giornalmente il virus, ma gli ultimi dati registrati dal Who sono piuttosto incoraggianti. In Guinea, lo Stato da dove sarebbe il contagio del virus, sono state riaperte le scuole, mentre in Mali è stata dichiarata conclusa l’epidemia da ebola. In questo Paese africano non ci sono più casi di contagio da 42 giorni, un lasso temporale che corrisponde a due periodi di incubazione di 21 giorni. Il Mali però, rimarca Bilb Zeitung che traccia un quadro della situazione relativa a ebola, non è mai stato uno dei Paesi più colpiti dall’epidemia. Fino ad ora l’Organizzazione mondale della Sanità ha registrato in Mali 6 morti, contro i 3538 della Liberia, i 3062 della Sierra Leone e i 1814 della Guinea. Per questo motivo associazioni dome Medici senza Frontiere ritengono opportuno aspettare ancora diversi mesi, prima di trarre conclusioni definitive circa la fine del contagio di ebola. Il collasso dei sistemi sanitari locali provocati dall’esplosione dell’epidemia rende ancora difficile un contrasto efficace del virus.

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EBOLA E IL CONTAGIO IN CALO – I contagi da ebola appaiono sistematicamente in calo in tutti i Paesi finora colpiti dall’epidemia. In Guinea, la Nazione dove i ricercatori reputano sia partito il contagio grazie al contatto di una bambina di 2 anni con una colonia di pipistrelli, ci sono stati 40 nuovi casi di contrazione del virus nell’ultima settimana. Una contrazione pari a un quarto rispetto al contagio rilevato solo un mese fa, a metà dicembre. Il governo della Guinea sta valutando alla riapertura di scuole e università. In Liberia, dove sono morte quasi 4 mila persone, ci sono stati meno di 10 contagi settimanali nell’ultimo periodo. Un dato molto incoraggiante, visto che nella fase più acuta della crisi si contavano fino a 300 nuovi casi a settimana. Come in Guinea anche in Liberia si pensa a una rapida riapertura delle scuole. Il dato peggiore arriva dalla Sierra Leone, dove nell’ultima settimana il WHO ha rilevato 184 nuove infezioni. Un numero ancora elevato, ma una sensibile riduzione rispetto ai 500 nuovi malati settimanali registrati a novembre.

Photocredit: CELLOU BINANI/AFP/Getty Images)

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