La voce disperata di Michael Jackson in nastri inediti
12/05/2010 di Maria Teresa Mura
Registrazioni su una segreteria telefonica di un amico: è questa la testimonianza postuma di un Jacko angosciato e pieno di timori per la sua vita.
Michael Jackson cerca aiuti economici, è terrorizzato, ha paura; è questo il contenuto di alcuni messaggi inediti che il Sun pubblica oggi. La voce di Jackson è tremula, e i suoi discorsi si dimostrano a volte incoerenti, come quelli di una persona che non è più serena. I nastri sono stati consegnati al giornale gratuitamente dalla giornalista Daphne Barak, che ha scritto un libro sulla dipendenza dai medicinali di Michael e che a sua volta li ha ricevuti da amici del cantante che desiderano rimanere anonimi e hanno compiuto il gesto per testimoniare che la pop star era dipendente dai farmaci già 6 anni prima della sua morte. Daphne racconta: “i nastri evidenziano i diversi stati d’animo che attraversava sotto l’influenza dei farmaci”. I messaggi risalgono al 2003. Nel febbraio di quell’anno Jacko era scoppiato lo scandalo in seguito al programma telvisivo in cui Martin Bashir raccontò che era solito condividere il suo letto con i bambini. In tutte le registrazioni Jackson è ansioso e paranoico.
SOLDI, HO BISOGNO DI SOLDI – Ecco il testo del primo messaggio in cui sembra deciso ad allontanarsi: “Sono Michael. E ‘molto importante, ho bisogno (di denaro) su quel conto 150, perché … Sono molto preoccupato per la mia vita. Ho sentito un sacco di storie su (nome coperto) che sta ancora cercando di danneggiarmi (non udibile) e voglio andarmene, stare in un ambiente diverso e, ehm, ho trovato un posto che mi piace e ora (non udibile) vorrei starmene lontano per un po ‘dove non nessuno può trovarmi. Quindi, per favore aiutami, aiuto (non udibile) aiutami, e, ehm, è più importante di (non udibile). Siamo fratelli “. La voce è impastata, parla molto lentamente secondo la Barak a causa dei farmaci.
ANCHE LA MAFIA – Nel secondo esprime preoccupazione per una figura che dice potrebbe essere coinvolta con la mafia. “Sono Michael. Ahh, sono le 4:30 del mattino qui è per questo che ho tanto sonno (ride) e sono davvero stanco … ma ti prego di controllare il messaggio che ho lasciato un paio di giorni fa. Sono molto preoccupato. Non mi fido di quell’uomo. Penso che sia cattivo, che faccia parte della mafia. Ti prego …dobbiamo riuscire a fregarlo. Quindi, per favore, aiutatami. Ho bisogno di averli,mi servono quei i fondi così posso riuscirci, voglio andare lontano… Non voglio stare a Neverland adesso“.
BANCHE SVIZZERE – Anche in un altro messaggio Michael Jackson sembra essere di nuovo disperatamente in cerca di denaro, e con urgenza. “Se ascolti questo messaggio chiamami subito a 805 *** ****. Quello di cui voglio parlarti è top secret … ho bisogno di una banca svizzera o tedesca …” Poco più tardi Jackson chiede nuovamente denaro da depositare su un conto bancario e usa una parola in codice “Sun Screen” – forse intendendo pizzo. “Sono molto imbarazzato. Ma, um, dovrebbero arrivare soldi a Gennaio, Febbraio, e um … è per questo che abbiamo bisogno di avere “protezione solare” (il sopracitato Sun Screen) sul conto 150. ti prego non arrabbiarti con me per … (non udibile) E’ molto importante per me e la mia famiglia, perché (non udibile) di essere pedinato e penso che sia (nome nascosto)”.
SPIDER MAN – Solo un nastro – in cui Jackson racconta di voler investire denaro in un progetto legato alla mania emergente dei super-eroi – mostra il cantante più lucido. Jackson prova a convincere il suo amico a lavorare con lui, dicendo: “Mi piacerebbe lavorare insieme, ma …, uhm, il mio istinto mi dice che – dobbiamo fare il più in fretta possibile perché , ah, non so se sei hai letto il giornale … ma la Marvel ha già venduto i diritti per il web infatti le azioni sono scese oggi“. “Hanno già fatto Spider-Man, adesso faranno l’Incredibile Hulk a venire,e hanno già i diritti di X-Men 2 e anche Spider-Man 2. E’ ora di saltarci dentro, è ora di cambiare! Capisci che voglio dire, .. . e questa frenesia enorme per i supereroi … e tutte le cose che possiamo fare … voglio arrivare prima e … dobbiamo entrarci adesso. Il tempo è perfetto”.
REALTA’ O ALLUCINAZIONE? – Ciò che non è chiaro e chissà se lo sarà mai è se le minacce di cui si sentiva oggetto Michael Jackson fossero reali: chi lo pedinava, chi pagava per ottenere protezione? In quale luogo avrebbe voluto nascondersi? Erano solo frutto del suo stato alterato dai farmaci, o le sue preoccupazioni erano tangibili?