Volkswagen sapeva da anni delle manipolazioni dei diesel
28/09/2015 di Redazione
Volkswagen,
l’azienda tedesca era stata avvertita da molto tempo in merito alle pratiche illegali per falsificare i dati delle emissioni dei suoi motori diesel durante i test. Secondo le informazioni raccolte dai media tedeschi i sospetti sulle manomissioni erano già noti ai vertici di Volkwagen dal 2011, mentre Bosch aveva evidenziato nel 2007 i possibili rischi sull’uso illegittimo del suo software.
MODELLI VOLKSWAGEN INCRIMINATI
Il nuovo Ceo di Volkswagen, Matthias Müller, dovrà combattere ancora a lungo in merito allo scandalo che coinvolge la più grande azienda automobilistica europea. Frankfurter Allgemeine Zeitung ha rivelato come già nel 2011 un funzionario di Volkswagen avesse segnalato la possibilità di pratiche illegali, incompatibili con la diverse normative dei Paesi in cui Volkswagen vende le sue macchine, in merito ai valori di gas di scarico. L’informazione raccolta dal quotidiano di Francoforte proviene da fonti interne all’azienda. Il consiglio di sorveglianza dell’azienda, l’organismo paritetico formato dai rappresentanti degli azionisti e dei lavoratori che caratterizza la struttura duale delle grandi imprese tedesche, sarebbe stato avvertito di questa denuncia solo ora dal reparto revisione interna del gruppo. Oltre alla sussistenza di questa denuncia, arrivata ben 4 anni prima dello scandalo, il consiglio di sorveglianza di Volkswagen dovrà chiarire perché non sia stata adottata alcuna misura su questo tipo di avvertimento, e chi ne fosse a conoscenza all’interno dei vertici aziendali. A questo scopo è stata assunta una società legale statunitense, che indagherà sulle pratiche aziendali.
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MODELLI VOLKSWAGEN MANOMESSI –
L’avvertimento sulle manipolazioni segnalato nel 2011 non era l’unica traccia che avrebbe potuto far scoprire con largo anticipo lo scandalo. Bild ha riportato come già nel 2007 Bosch, il fornitore del software di Volkswagen, aveva inviato un documento al gruppo automobilistico per spiegare il possibile utilizzo illegale della sua tecnologia. Volkswagen ha infatti installato il software per alterare i dati delle emissioni durante i test a cui sono sottoposte le automobili per accertare il loro grado di inquinamento. Bosch, come evidenziato dal documento del 2007, aveva inviato al gruppo automobilistico il suo software solo per esser utilizzato all’interno di test della stessa azienda a fini di ricerca e sviluppo, avvertendo come questa tecnologia fosse illegale e di conseguenza non potesse essere installata nelle vetture da commercializzare. Volkswagen, dopo lo scoppio dello scandalo delle manipolazioni negli USA, ha ammesso che ci sarebbero 11 milioni di veicoli con motori a diesel con valori manomessi delle emissioni. In Germania sarebbero quasi 3 la macchine Volkswagen, e un’autorità federale ha chiesto al gruppo di intervenire per evitare un eventuale ritiro dei veicolo venduti in contrasto alle norme di legge sulla tutela ambientale.
Photo credit: Justin Sullivan/Getty Images