La dimensione spirituale che ci ha regalato Wassily Kandinsky

Wassily Kandinsky e il suo ricordo a 148 anni dalla sua nascita avvenuta il 16 dicembre 1866 a Mosca. È questo l’obiettivo del doodle di Google che arricchisce oggi l’homepage del più noto dei motori di ricerca. Perché ricordiamo Wassily Kandinsky? Ce lo spiega Google

 

doodle kandinsky

 

KANDINSKY, COLORI INTENSIKandinsky è uno degli artisti che più hanno influenzato il 20esimo secolo. È stato il creatore della pittura astratta intravedendo un nesso molto stretto tra l’opera e la dimensione spiriturale. I suoi dipinti sono spesso caratterizzati da un colore intenso. Secondo le teorie di Kansinsky il colore può avere due effetti possibili sullo spettatore, un effetto fisico, superficiale, legato a sensazioni momentanee, e un effetto psichico, dovuto alla vibrazione spirituale e capace di raggiungere l’anima.

 

kandinsky 4(Foto da archivio LaPresse: AP Photo / Seth Wenig)

 

KANDINSKY, VITAKandisnsky studiò legge, laureandosi a Mosca nel 1892, lo stesso anno del matrimonio con la cugine Anja Cimiakin. Rifiutò la carriera in cattedra per trasferirsi a Monaco di Baviera e studiare arte presso l’accademie der Bildenden Kunste. Nel 1901 fondò il gruppo Phalanx e apre una scuola con lo scopo di introdurre le avanguardie francesi nell’ambiente tradizionalista di Monaco. Dal punto di vista artistico si nota nel periodo la concellazione della distinzione tra figure e sfondo e la creazione di una composizione quasi astratta. Il successo arriverà un decennio più tardi. La prima mostra personale di Kandisky si tenne a Berlino nel 1911. Al 1912 risale la pubblicazione de Lo Spiriturale nell’Arte in cui veniva teorizzato il rapporto tra forma e colore. L’artista parlava di una nuova epoca di grande spiritualità e del contributo della pittura al nuovo periodo. Nel 1913 Kandinsky tornò in Russia, dove vi rimase fino al 1921. Tra il 1922 e il 1933 lavorò come insengante di decorazione murale in Germania, a Weimar e a Dessau. A Monaco nel 1937 tenne la famosa mostra sull’Arte Degenerata, con cui Adolf Hotler si propose di condannare le nuove avanguardie artistiche. Morì nel 1944 in Francia, nella casa di Neuilly aur Seine, dove visse gli ultimi dieci anni della sua vita.

 

 

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