X Factor 9, Aurora Ramazzotti: «Sì, sono raccomandata»
10/11/2015 di Redazione
Tutto si può dire ma non che la ragazza non abbia fegato. Aurora Ramazzotti si è presa i peggiori insulti in estate eppure tiene botta, anzi rilancia: la figlia diciottenne di Eros Ramazzotti e Michelle Hunziker ha avuto la conduzione del daily di X Factor 9 e i social manco a dirlo l’hanno ribaltata prima ancora di vederla all’opera. Alla fine, giunti al terzo live del talent di Sky Uno, possiamo tranquillamente dire che se la sta cavando, al punto che qualcuno ha anche anche cambiato idea sul suo conto e sull’etichetta della raccomandata: «Le critiche? Sinceramente mi aspettavo ben di peggio» – si racconta la diretta interessata in un’intervista esclusiva a Vanity Fair – «Sono una privilegiata. So benissimo di avere avuto una possibilità che, senza il mio cognome, non mi sarebbe arrivata, o comunque non con questa facilità. Credo davvero nelle mie capacità ma sicuramente là fuori c’è qualcuno molto più bravo di me che questa possibilità non l’ha avuta perché è figlio di gente comune».
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Così al microfono di Sara Faillaci:
È da quando sono piccola che vedo mia madre in Tv e mio padre sul palco, e sogno di essere come loro. (…) L’anno scorso mi sono persino iscritta a X Factor, ovviamente senza dirlo ai miei. Non avevo calcolato che, avendo io dato le mie vere generalità, avrebbero subito contattato mia madre. (…) Mio padre mi ha detto che ero brava, ma mi ha messo in guardia: “Non sarà facile, devi essere forte. Ne sei davvero convinta?” . Ci ho riflettuto molto, sono giunta alla conclusione che forse non ero pronta, e ho lasciato perdere».
Alcune critiche però le hanno fatto parecchio male, soprattutto quando era bambina e solo la (brutta) figlia di:
Non sono bionda, non ho gli occhi azzurri, non sono magra, alta, bella. Oggi mi dicono: “Hai una bellezza particolare, che splendidi occhi a mandorla”. Ma, quando ero piccola, la ‘bellezza particolare’ non se la cagava nessuno. Mi dicevano: “Cinese”, “Cicciona”. Per non parlare dell’adolescenza, quel periodo orrendo dagli 11 ai 15, quando ti sviluppi, escono i brufoli, la ciccetta. Mi sono trovata bersaglio di cattiverie atroci. (…) Se in più, come è successo a me, vai su Internet e trovi le foto in costume di te e tua mamma con un titolo che suona tipo “Michelle 34 anni, Aurora 14, è più figa la madre della figlia”, ti senti piuttosto male. (…) Ho avuto crisi isteriche: mi vedevo brutta, mi rifiutavo di uscire di casa. A nulla serviva che mia madre mi facesse mille complimenti: la sicurezza doveva venire da dentro di me. (…) Mi rendo conto di essere stata, per lei, una figlia particolarmente difficile da crescere
Photocredit copertina ANSA/FLAVIO LO SCALZO