«Le lesbiche sono più carine dei gay»
19/09/2014 di Redazione
Nei primissimi anni del Duemila avevano fatto parlare di sé tutto il mondo per i testi delle loro canzoni che parlavano del proprio rapporto lesbico e, sopratutto, per i baci saffici che usavano scambiarsi sul palco dei loro concerti. Dieci anni dopo, le t.A.T.u tornano agli onori delle cronache per via di alcune dichiarazioni sull’omosessualità rilasciate Yulia Volkova che, ospite di un programma televisivo russo, ha detto che non «accetterebbe mai un figlio gay»:
Certo che lo biasimerei, perché credo che un vero uomo debba essere un vero uomo. Dio ha creato l’uomo perché si riproducesse, è la natura. L’uomo per me deve essere sostegno, forza… non accetterei un figlio gay.
«LE LESBICHE SONO PIÙ CARINE DEI GAY» – Le t.A.T.u – duo russo composto dalla Volkova e da Lena Katina – avevano riscosso un certo successo anche in Italia, sull’onda del successo del loro primo singolo All The Things She Said e per via della chiacchieratissima omosessualità delle due giovanissime cantanti. Una volta spenti i riflettori, tuttavia, si venne a sapere ciò che molti già sospettavano: Lena e Yulia non erano una coppia, e la loro omosessualità non era altro che un “copione” che le due ragazze recitavano per rendere “più appetibile” il duo anche agli occhi del pubblico maschile. Ora però, le recenti dichiarazioni a sfondo omofobo della Volkova hanno fatto il giro del mondo e sono state riprese, sul web, anche dalle principali testate che si occupano di temi legati all’omosessualità. Yulia Volkova – oggi 29enne – ha continuato la propria intervista sostenendo che non accetterebbe di avere un figlio gay ma, dall’altra parte, si fa più “indulgente” quando parla di omosessualità femminile perché – dice – «le lesbiche sono più belle a vedersi»:
Due ragazze insieme non sono la stessa cosa di due uomini. Mi sembra che le lesbiche siano esteticamente molto più carine rispetto a due uomini che si tengono la mano o si baciano
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«ESSERE GAY È UN PO’ MEGLIO CHE ESSERE UN ASSASSINO» – L’intervista a Yulia Volkova, ripresa da Jezebel e da Gay Star News, si conclude con un paragone tra omosessualità e criminalità. Kat Callahan fa notare come – se la legge anti-propaganda gay voluta da Putin fosse stata in vigore un decennio fa – le t.A.T.u. sarebbero state arrestate dopo il primo concerto. Ma Volkova conclude:
Voglio dire che non sono contro i gay, voglio solo che mio figlio sia un vero uomo, non una checca. Ho tanti amici gay. Credo che tutto sommato sia meglio essere gay che assassini, ladri o tossici. Se devi scegliere, essere gay è il male minore.
(Photocredit copertina: Francois Durand/Getty Images)