Lo Zimbabwe ha chiesto l’estradizione del dentista che ha ucciso il leone Cecil

Lo Zimbabwe ha chiesto l’estradizione di Walter James Palmer, il dentista americano accusato di aver ucciso illegalmente il leone Cecil, simbolo del paese. La richiesta arriva dal Ministro dell’Ambiente Oppah Muchinguri che ha definito Palmer “bracconiere straniero” e Cecil “attrazione simbolo” del parco nazionale. «L’uccisione era intenzionale» ha detto in conferenza stampa «Ci appelliamo alle autorità competenti per la sua estradizione in Zimbabwe, in modo che possa essere incriminato per le sue azioni illegali». La Muchingari ha anche spiegato come Palmer abbia utilizzato un arco contro Cecil, attirandolo con un’esca fuori dal parco nazionale prima di sparargli, contravvenendo così alle regole sulla caccia. Palmer, da anni amante della “caccia grossa” è tornato negli Stati Uninti prima che le autorità venissero a conoscenza della controversia. «Non siamo riusciti ad arrestare il bracconiere perché aveva già raggiunto il suo paese d’origine» ha spiegato il ministro.

LA PETIZIONE –

Intanto, sul sito della Casa Bianca, è stata pubblicata una petizione per chiederne l’estradizione. Una raccolta firme per chiedere al Segretario di Stato John Kerry e al procuratore generale Loretta Lynch di coooperare con le autorità dello Zimbabwe accogliendo le richieste della Muchingari. La petizione, ad oggi è stata sottoscritta da quasi 170.000 persone. Il numero necessario all’approvazione erano 100.000 firme entro il 27 agosto. Un trattato del 1998 tra i due paesi prevede l’estradizione per chi è accusato di un reato che comporta più di un anno di prigione. La legislazione dello Zimbabwe prevede una multa di 20.000 dollari e la detenzione da 1 a 10 anni per l’uccisione illegale di un leone.

A differenza del clamore mediatico scatenato in tutto il mondo dall’uccisione di Cecil, sembra che in Zimbabwe nessuno se ne sia preoccupato, considerando il salario medio annuo di poco più di 1000 dollari e un tasso di disoccupazione superiore all’80%.