E ora la 5G arriverà anche a Prato
17/10/2017 di Redazione
Costruire una “Città 5G” in cui famiglie e imprese possano beneficiare di servizi innovativi che interessano ambiti come la salute, la mobilità, la sicurezza, la prevenzione e la gestione delle emergenze. Con questo obiettivo Open Fiber, società compartecipata al 50% da Enel e Cassa depositi e prestiti, e Wind Tre realizzeranno un progetto sperimentale sulla tecnologia 5G nelle città di Prato e L’Aquila, dopo essersi aggiudicate, lo scorso settembre, il bando pubblicato dal Ministero dello Sviluppo Economico.
La sperimentazione pre-commerciale 5G – come spiega Adnkronos – riguarderà la porzione di spettro 3.6-3.8 GHz nell’area 2 di Prato e L’Aquila (attraverso l’utilizzo dei diritti d’uso delle frequenze da 3.7-3.8 GHz) e durerà fino al 31 dicembre 2021.
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5 G COSA PREVEDE LA SPERIMENTAZIONE
La sperimentazione, anche se indirizzata a due ambiti territoriali ben definiti come le città di Prato e de L’Aquila, presenta caratteristiche replicabili a livello nazionale ed europeo.
Wind Tre si sta concentrando sulla realizzazione di una rete con oltre 21mila siti radio operanti con tecnologie 2G, 3G, 4G, 4.5G in tutto il territorio italiano.
La sperimentazione di Prato e L’Aquila coinvolge Università (Firenze, Polo di Prato, L’Aquila, Genova, Bologna), centri di ricerca (come Fondazione Bruno Kessler, Nextworks), aziende (tra le altre, e-distribuzione di Enel, Zte, Estra).
La tecnologia 5G non è una semplice evoluzione delle attuali reti broadband, ma è una nuova tecnologia con un enorme potenziale sia in termini di rete che di servizi. Con la sua diffusione su larga scala sarà infatti possibile migliorare il sistema di assistenza alla salute, ottimizzare la distribuzione dell’energia elettrica e garantire ai cittadini una maggiore sicurezza, grazie a sistemi di videosorveglianza e di viabilità intelligente.
(foto Monika Skolimowska/dpa-Zentralbild/dpa)