A 53 anni diventa ballerina di streap tease
31/01/2012 di Maghdi Abo Abia
Un’educatrice che aveva perso il lavoro si è reinventata in un mestiere un po’ particolare
In tempi di disoccupazione bisogna accontentarsi di un po’ di tutto, come insegna la storia di un’educatrice di 53 anni, a spasso da oltre 12 mesi, alla quale è stato offerto dal centro nazionale per l’impiego un posto da ballerina di lap dance. Ne parla Le Figaro.
NON SONO PIU’ UNA RAGAZZINA – “Cerchiamo ballerine di strip-tease, 12 euro l’ora. La ricerca, organizzata da un gruppo privato, mira a reculare ballerine in grado di eseguire opere coreografiche unite alla tecnica classica dello strip tease. Si lavora dal mercoledì al sabato, dalle 21 alle 5 del mattino”. Danielle Casadamont, 53enne educatrice disoccupata da un anno, quando ha visto questa offerta di lavoro è rimasta quantomeno sorpresa. Ad accrescere il suo stupore il fatto che l’annuncio fosse stato spedito da un centro per l’impiego. “Non so se posso rispondere all’annuncio. Sapete com’è, non ho più il fisico di una ragazzina”, ha ironizzato Danielle ai microfoni di RTL Radio.
NESSUN ERRORE – “Ciò che mi turba -ha continuato Danielle, questa volta seriamente- è il criterio con cui Pole Emploi -il centro per l’impiego francese- fa le sue ricerche. Se mi propongono di ballare su un palo per sopravvivere, allora basta, vuol dire che non ne vale più la pena!”. Dal canto suo, il centro per l’impiego francese sostiene di “comprendere” il “nervosismo” della donna, ma d’altro canto rifiuta di ammettere l’errore. “Se ha ricevuto quest’offerta -ha detto un portavoce- vuol dire che la donna aveva autorizzato il nostro ufficio a contattarla per tutti gli impieghi disponibili entro 30 kilometri dal suo domicilio, senza alcuna preferenza per il tipo di attività e le specifiche di contratto”.
TUTTO SECONDO LE REGOLE – A parziale discolpa del centro dell’impiego, va sottolineato come il sistema di ricerca lavoro sia totalmente automatizzato: “Non andiamo a cercare -continua il portavoce- le offerte specifiche persona per persona. Le nostre offerte vengono registrate e distribuite secondo criteri di vicinanza, di tipologia e disponibilità. Se la donna ha cambiato criteri di ricerca, non si stupisca se non riceve più offerte da educatrice”. Lo stesso portavoce ha però riconosciuto che, in tempi difficili come quelli attuali, le persone si dichiarino pronte a fare di tutto, pur di lavorare: “Se continuano a non arrivare offerte nell’ambito da noi preferito, è normale che poi si ampli la ricerca ad altri settori anche se non affini alle proprie esperienze”.
E’ LA LEGGE – E comunque, da pate del club di strip-tease, non c’è stata alcuna offesa o mancanza di rispetto. “Il mestiere di ballerina è serio e rispettabile -ha continuato il portavoce di Pôle Emploi- e rispetta i nostri criteri: un’offerta chiara, un salario minimo adeguato e nessun criterio discriminatorio”. Per concludere, il centro per l’impiego francese dice che, nonostante il perbenismo, non può cancellare o censurare un’offerta di lavoro “seria e affidabile. Non siamo moralizzatori e non possiamo agire con criteri soggettivi. E’ la legge, e dobbiamo obbedire”.