Aereo scomparso, le cose che sappiamo per certo

20/05/2016 di Redazione

Continuano le ricerche nel mar Mediterraneo di quel che resta dell’Airbus A320-232 della EgyptAir decollato da Parigi e diretto al Cairo, precipitato nella notte tra mercoledì e giovedì a meno di un’ora dall’atterraggio. Ecco cosa sappiamo al momento.

NON SONO STATI TROVATI RESTI DELL’AEREO

Ieri sera la compagnia aerea EgyptAir ha ritrattato una sua precedente affermazione sul ritrovamento dei resti del velivolo. Non c’è stata nessuna conferma nemmeno da parte greca. Secondo quanto riferito dal Ministero della Difesa Panos Kammenos ellenico i resti ritrovati non sono blu e bianchi, e non sarebbero dunque corrispondenti a quelli dell’aereo scomparso.

IL VELIVOLO È PRECIPITATO DOPO ALCUNE VIRATE

Per quanto riguarda la dinamica del presunto incidente o presunto attentato fra le poche certezze, quella arrivata dal ministro da Kammenos. Prima di precipitare l’aereo, avvistato in fiamme dal capitano di un mercantile, ha effettuato una virata di 90 gradi a sinistra, poi di 360 gradi a destra, precipitando per 22mila piedi. Infine il velivolo è sparito dai radar. Sul web è stato diffuso un video di pochi secondi con le immagini dell’aereo in fiamme in caduta in mare.

NON È ESCLUSA NESSUNA IPOTESI

L’ipotesi sull’accaduto sulla quale convergono finora tutti è che qualsiasi cosa sia successa all’aereo è stata improvvisa, tale da causare un’esplosione, delle fiamme e l’impossibilità di lanciare un allarme. Nelle ultime ore è diventata più consistente l’ipotesi di un attentato terroristico, ma solo in via ufficiosa. Resta in piedi anche quella di un incidente. Il ministro dell’Aviazione civile egiziano Chérif Fathy con estrema prudenza ha detto che, considerata la situazione, «la probabilità di un attacco terroristico è maggiore di quella di un guasto tecnico». «Ma non voglio tirare conclusioni affrettate», ha poi precisato. Le autorità francesi sono al momento più caute. Il capo della diplomazia francese Jean-Marc Ayrault ha affermato che non vi è «assolutamente alcuna indicazione sulle cause» della scomparsa del volo. «Tutte le ipotesi sono in esame, ma nessuna è privilegiata, perché non abbiamo assolutamente alcuna indicazione sulle cause», ha dichiarato Ayrault.

 

È NECESSARIA UNA COLLABORAZIONE TRA GRECIA, FRANCIA ED EGITTO

Il presidente del comitato parlamentare egiziano per le relazioni estere ha lanciato un appello per intensificare la collaborazione fra i ministeri della Difesa dei paesi coinvolti nella ricerca dell’aereo. I principali paesi impegnati sono Grecia, Francia ed Egitto. Per la ricerca, ha poi detto il vice ministro degli Esteri Mohamed Orabi, «è necessario un coordinamento fra gli stati, specialmente fra i ministeri della Difesa, perché vi sono alcune regole che determinano la cooperazione fra le unità militari impegnate nelle operazioni di ricerca». Le indagini relative agli incidenti aerei, ha aggiunto, richiedono una grande quantità di risorse e potrebbero portar via molto tempo. Intanto stamattina al Cairo sono arrivati tre inquirenti francesi ed un tecnico dell’Airbus.

(Foto di copertina da archivio Ansa. Credit: Xinhua / Pierre Andrieu)

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