Alessandro Di Battista in formissima al Processo del Lunedì, all’arrembaggio del voto della curva

09/02/2016 di Redazione

Alessandro Di Battista ieri sera era ospite al Processo del Lunedì. Ma come? – direte voi – il Movimento 5 stelle non era quello che “Renzi buu se va da Maria De Filippi?”. Sì, erano quelli prima di rendersi conto che il web non copre esattamente tutto il bacino elettorale italiano, ma soprattutto che al Movimento 5 Stelle mancava una grandissima fetta di “tizi che mettono nomi sulla scheda elettorale”: i tifosi di calcio.

ALESSANDRO DI BATTISTA AL PROCESSO DEL LUNEDì

Così ieri Alessandro Di Battista ha portato la sua scintillante persona al Processo, con la domanderia incalzante di Andrea Scanzi

Un ottimo show quello del buon Di Battista, che per certi versi ieri ha ricordato alla sottoscritta il Silvio Berlusconi dei tempi d’oro – è un complimento s’intende – molto bravo e pacato, capace di portare il discorso dove voleva lui, buone battute e una presenza scenica di indubbia caratura. 

Un Alessandro Di Battista in grande forma, insomma, che racconta incalzato da Varriale cosa intende fare il M5S per lo sport: varie cose perlopiù, tipo gli stadi – ma senza speculazioni – leggi contro la corruzione e il malaffare, riportare i tifosi allo stadio e le persone di sport nello sport, la Germania è figa perché c’è l’azionariato popolare, la reintroduzione delle mezze stagioni potrebbe impattare sulla pulizia nel mondo dello sport, etc

 


Alessandro Di Battista ha poi confermato il suo essere laziale ma nella sua integerrima onestà intellettuale non ha lesinato dure critiche anche ai suoi aquilotti. Il buon Ale ci regala anche gustosi aneddoti della sua vita quotidiana, come quella volta che ne ha dette quattro seriamente a un ragazzino in curva che fischiava, insultava e faceva il razzista.

OH CHE FAI?

Grande. Grandissimo.

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