Anche la vedova di Mike schifa Silvio: “Non si fa sentire dal giorno del funerale”
01/02/2011 di Dario Ferri
Daniela Bongiorno si lamenta: “So chi sono coloro che lo hanno fatto soffrire, chi ha tradito la sua amicizia, il sentimento a cui è stato più fedele. Non sono stati pochi”.
Sarà per gli affari, o magari per i guai giudiziari o forse per le complicate vicende politiche che attananagliano il suo PdL, la sua maggioranza e il suo governo? Nessuno può dirlo con certezza. Sta di fatto che Silvio Berlusconi sembra essersi scordato di Mike Bongiorno, uno dei protagonisti indiscussi della sua fortuna televisiva, oggetto del contendere tra Fininvest e Rai nel corso degli anni ’70 e ’80, uno degli alfieri dello scardinamento delle tv private berlusconiane al monopolio della tv di Stato, la cui memoria è stato offeso dall’ignobile furto della salma avvenuto pochi giorni fa. Ad un anno e mezzo dalla scomparsa, avvenuta l’8 settembre 2009.
“TRADITA L’AMICIZIA DI MIKE” – A lamentarsi di Berlusconi è Daniela Bongiorno, moglie del presentatore che l’attuale premier portò sui suoi schermi dopo una estenuante asta al rialzo con la Rai che lo stesso Mike amava ricordare. Intervistata da Repubblica il discorso cade sulla dichiarazione di Ombretta Colli, senatrice PdL che ha recentemente affermato: “Mi auguro che il trafugamento della salma di Mike Bongiorno non sia un dispetto al premier”. Daniela risponde così:
Non ne voglio parlare. Non è il momento, adesso. Certo è che nulla avvicina più la mia famiglia al presidente del Consiglio. Non lo sento e non lo vedo dal giorno del funerale, pur essendo Berlusconi il padrino di Leonardo. Tra me e Mike ci sono ventisei anni di differenza. Lui mi ha protetta all’inizio della nostra unione, semplicemente con la sua presenza. Sapeva esserci. Io l’ho ricambiato negli ultimi anni, quando la sua ingenuità da bambino nell’animo è divenuta ancora più cieca, tanto da non fargli vedere il male anche quando è stato compiuto sulla sua persona. Ma io so chi sono coloro che lo hanno fatto soffrire, chi ha tradito la sua amicizia, il sentimento a cui è stato più fedele. Non sono stati pochi.
STRUMENTALIZZAZIONI – E’ Daniela a fare riferimento al presidente del Consiglio. Il rischio di strumentalizzazione di un triste episodio come il furto della salma dal cimitero di Dagnente esiste davvero:
Ho ricevuto centinaia di testimonianze di solidarietà e affetto, lettere, mail. Lei non ne ha idea. Mi fermano in strada, si sono formati gruppi di preghiera. Mike è nel cuore di questo paese. Ma voglio dirle ancora una cosa che per me è importante: nessuno si permetta più di accostare questa nostra tragedia alle vicende di Berlusconi.