Apple a Napoli, la Silicon Valley si trasferisce sul Golfo
22/01/2016 di Redazione
Ha il sapore di una rivincita per un’intera città la decisione di Apple, annunciata ieri dal premier Matteo Renzi e poi confermata dalla California, di investire a Napoli per la realizzazione di un centro di formazine europeo da 600 posti di lavoro. La decisione dell’ad Tim Cook, che oggi incontrerà il presidente del Consiglio, è clamorosa quanto entusiasmante: nel golfo si trasferisce un pezzo di Silicon Valley.
APPLE A NAPOLI, IL PRIMO CENTRO DI SVILUPPO APP IN EUROPA
Napoli ospiterà il primo investimento nel nostro Paese di Apple. Il colosso di Cupertino aprirà il Centro di Sviluppo App iOs d’Europa. I dettagli saranno forniti da Renzi e Cook oggi in conferenza stampa. La struttura campana diventerà la seconda in assoluto del gruppo Usa nel mondo. Spiega oggi Nando Santonastaso sul Mattino di Napoli:
Di cosa esattamente si tratta? Di un centro di formazione di altissima tecnologia sull’ICT, l’acronimo che racconta l’innovazione tecnologica ormai non più solo tra gli addetti ai lavori, attraverso il quale Apple fornirà un indirizzo specialistico a 600 giovani preparandoli a diventare i futuri sviluppatori del suo marchio. Seicento potenziali nuovi posti di lavoro perché al di là dell’interese specifico della società, il livello di formazione consentirà ai destinatari di diventare eccellenze vere e proprie del settore. E dunque di mettere la loro competenza al servizio delle start up del territorio (e non solo) oltre che di quella comunità digitale sulla quale il governo Renzi punta in modo esplicito. Decisiva per la definizione dell’accordo è stata la collaborazione – già acquisita – di Apple con l’università Federico II. È stato lo stesso rettore Gaetano Manfredi a confermarlo quando il tam tam sulle possibili sedi del nuovo Centro si è fatto insistente. Una scelta definitiva, a quanto pare, ancora non c’è.
APPLE A NAPOLI, LE OPPORTUNITÀ DI SVILUPPO
Tra le possibili sedi sembra avere maggiori chance l’area di Bagnoli, come pure l’ex centro Olivetti di Pozzuoli e le strutture della Federico II. Ma sono molte le disponibilità giunte in queste ore dal mondo dell’imprenditoria e delle istituzioni dell’area napoletana. La Federico II ha già pronto il campus di San Giovanni a Teduccio per ospitare il nuovo centro Apple. Lo ha spiegato in un’intervista rilasciata a Sergio Giovenale del Mattino il direttore del dipartimento di Ingegneria elettrica e delle Tecnologie dell’informazione, Giorgio Ventre:
Illustri l’investimento.
«Non si tratta solo dimettere insieme al lavoro seicento persone in un’unica struttura. Bisogna creare infrastrutture materiali e immateriali adeguate. E servirà anche un contesto adatto a
ospitare cervelli provenienti da tutto il mondo».
I giovani cervelli non saranno allora solo made in Naples?
«Saranno per lo più made in Naples. Pensi che la Federico II, tra Ingegneria informatica e Informatica, “sforna” ogni anno circa 620 ragazzi. Ma non è questo il punto. Torneranno qui i migliori cervelli napoletani e ci sarà un’interazione anche con cervelli provenienti da tutto il mondo. Si creerà un polo dalle potenzialità molto più elevate di quanto si possa pensare, con un indotto enorme e una capacità di attrazione di altre multinazionali».
Si spieghi meglio.
«Parliamo di futura classe dirigente. Qui Apple impianterà il più grande centro europeo per App, che rappresentano il valore aggiunto delle tecnologie dell’informazione. Produrre cellulari e smartphone, come si fa in Cina, non crea valore. Il valore è nella testa dei programmatori di App, che produrranno sempre più fatturato per la multinazionale di Cupertino».
Dove sarà realizzato il centro?
«La Federico II ha già pronto il campus di San Giovanni a Teduccio nell’ex fabbrica Cirio. In teoria,il polo diApple potrebbe avere bisogno di poco spazio peri suoi sei cento informatici. In pratica, bisogna creare un vero e proprio ecosistema, che prevede alcune modalità di vivibilità differenti da quelle delle tradizionali aziende di software, come per esempio il polo Accenture al Centro direzionale».
Pensa a Bagnoli, che Renzi vuole valorizzare?
«Sì. Sto parlando conlei dal quarto piano di via Marconi. Il sole sta tramontando e io vedo Nisida, Ischia eProcida. Forse solo a San Francisco sigode un simile spettacolo.Cosa possono volere di più delle persone che hanno bisogno di un ambiente ideale per poter esprimere la loro creatività? Apple effettua un’attenta ricerca di siti dove poteri mpiantare modi nuovi di fare sviluppo e innovazione, come il campus a Cupertino. Mi aspetto quindi un ambiente non solo proporzionale al numero di ricercatoriche ospiterà,ma con una qualità della vita all’altezza della lorocreatività. Non credo sia un caso che la notizia coincida col ritrovato interesse su Bagnoli».
(Immagine di copertina da archivio Ansa. Credit: Karl Mondon / Bay Area News Group / TNS / ABACAPRESS.COM)