Bomba a New York, l’attentato provoca 29 feriti, uno è grave. In Minnesota un attacco a coltellate provoca un morto. Ordigno in un cassonetto anche nel New Jersey
18/09/2016 di Boris Sollazzo
Alle 20.30, ora di New York (in piena notte in Italia), a Manhattan, a Chelsea è esplosa una bomba. Il terrore è tornato nella Grande Mela con un’esplosione che a ora ha provocato 29 feriti (uno è grave) e con un ulteriore ordigno ritrovato nei paraggi – pare una pentola a pressione con esplosivo e un cellulare dentro, quindi un meccanismo piuttosto rudimentale – e il terrore che altri due eventi possano essere collegati: un cassonetto che è saltato in aria in New Jersey creando panico alla maratona dei marines e un assalto a coltellate di un uomo che avrebbe urlato “Allah Akbar” prima di uccidere a coltellate una persona.
In conferenza stampa il commissario della polizia di New York, O’Neill, a proposito dell’ordigno esploso a Manhattan. E’ intanto salito da 25 a 29 il numero dei feriti. Il sindaco di New York, De Blasio, afferma che non ci sono prove di una possibile connessione tra l’esplosione di Manhattan e quella in New Jersey. “Nessuna prova,al momento,di una connessione terroristica”.
Il sindaco Bill de Blasio, arrivato sulla scena dell’esplosione, ha dichiarato che «si è trattato di un atto intenzionale, ma che allo stato attuale delle indagini non ci sono evidenze che lo colleghino al terrorismo». Certo è però che il fumo in questo quartiere votato all’intrattenimento giovanile, quell’esplosione ha fatto ripiombare nel terrore una città.
A ora la polizia, dopo la fuga scomposta di centinaia di persone, la polizia invita tutti a non uscire di casa e a stare lontani dalle finestre.