Attentato Istanbul, 5 italiani sopravvissuti alla strage: «Ci siamo salvati buttandoci a terra»
02/01/2017 di Redazione
Sarebbero almeno cinque i cittadini italiani che si sono salvati nell’attentato della notte di Capodanno a Istanbul, che ha causato la morte di 39 persone e il ferimento di altre 70. I nostri connazionali insieme agli altri si trovavano al Reina nightclub, discoteca sul Bosforo, per festeggiare l’arrivo del 2017. All’1.30 della notte di San Silvestro poi (le 23.30 in Italia) un uomo armato ha cominciato a sparare e uccidere. «Ci siamo buttati a terra e poi siamo usciti con tutti gli altri», è il racconto dei presenti. Scrive Andrea Pasqualetto sul Corriere della Sera:
«Tutto è successo in pochi secondi: stavamo festeggiando e all’improvviso abbiamo visto entrare una persona forse vestita di rosso che ha aperto il fuoco. Una raffica rapidissima. Ci siamo buttati a terra e poi siamo usciti con tutti gli altri».
A parlare è un modenese che chiede l’anonimato perché dice di temere per la sua, per la loro sicurezza. Lui e i suoi quattro amici, due di Modena, una di Brescia e uno di Palermo, avevano scelto il Reina per trascorrere la nottata dell’ultimo dell’anno. Un disco-pub sul Bosforo con alcuni ristoranti, uno dei più conosciuti e frequentati dai turisti occidentali.
LEGGI ANCHE > Attentato a Istanbul: 39 morti, circa 70 feriti. Nessuna rivendicazione, ma sospetti sull’Isis
ATTENTATO ISTANBUL CAPODANNO, IL RACCONTO DEGLI ITALIANI SOPRAVVISSUTI
I sopravvissuti hanno descritto una scena che ricorda la strage al Bataclan di Parigi del novembre 2015. Continua Pasqualetto sul Corriere:
«La gente stava mangiando – ha raccontato il modenese a TeleRadioCittà, televisione della città emiliana – Nel momento in cui sono stati esplosi i primi colpi è scattato il panico». Spari, urla, gente che si gettava a terra, altri che scappavano cercando riparo. Descrivono scene da Bataclan. Lo spettro di Parigi è improvvisamente comparso fra i tavoli del Reina. Secondo gli italiani il terrorista, che indossava un copricapo di lana, avrebbe colpito dalla pista centrale del locale che ha tre sale da pranzo. Loro ne sono usciti illesi, solo la giovane bresciana ha riportato una leggera ferita all’arcata sopraccigliare. Poco più di una contusione, nulla rispetto al sangue delle decine di giovani caduti intorno a loro. Al punto che non figura neppure nella lista della Farnesina: zero connazionali deceduti e zero feriti.
(Immagine: frame da video pubblicato dalla testata turca Cumhuriyet)