Attentato Istanbul, il vicepremier turco: il killer è «probabilmente un uiguro»
05/01/2017 di Redazione
12.35. Attentato Istanbul, governo turno: «Dietro strage forse 007 stranieri». Dietro l’attentato di Capodanno a Istanbul in cui hanno perso la vita 39 person potrebbero esserci «servizi di intelligence stranieri». Lo ha detto il portavoce del governo turco, Numan Kurtulmus. «Sono dell’idea che non sia possibile che l’autore abbia compiuto un attacco del genere senza alcun supporto. Ha l’aria di un’azione da servizi segreti. Tutti questi aspetti sono oggetto di valutazione», ha spiegato
12.30. Attentato Istanbul, killer «ha agito da solo». Minoranza turcofona e musulmana, gli uiguri risiedono nella regione cinese dello Xinjiang. Secondo il vicepremier Veysi Kaynak, il killer ha agito da solo ma con l’aiuto di una rete di complici su cui stanno indagando le autorità. Inoltre, ha aggiunto, non si può escludere che sia riuscito a fuggire all’estero.
Giovedì 5 gennaio. 12.30. Attentato Istanbul, killer è «probabilmente un uiguro». Stando a quanto riferito in un’intervista alla tv A Haber dal vicepremier turco Veysi Kaynak l’attentatore di Capodanno a Istanbul (l’autore della strage al ‘Reina’ nightclub sul Bosforo, in cui hanno perso la vita 39 persone) è «probabilmente un uiguro». Il vicepremier ha dunque confermato le indiscrezioni dei giorni scorsi sulle indagini mirate a una cellula asiatica dell’Isis.
13.30. Attentato Istanbul, ultima immagine del killer nel quartiere di Zincirlikuyu. L’ultima immagine di una telecamera di sorveglianza colloca l’attentatore di Istanbul nel quartiere di Zincirlikuyu, importante snodo di passaggio della metropoli turca.
13.30. Attentato Istanbul, killer a bordo di 8 taxi: interrogati gli autisti. L’autore della strage di Capodanno al nightclub ‘Reina’ sul Bosforo dopo essere partito dalla sua abitazione nel quartiere popolare e conservatore di Zeytinburnu, avrebbe cambiato complessivamente 8 taxi per cercare di non lasciare tracce dei suoi passaggi. Gli autisti sono stati interrogati dopo aver identificato le targhe dei veicoli.
13.30. Attentato Istanbul, spunta il nome in cidice utilizzato dal killer. Sarebbe ‘Abu Muslim Horasani’ il nome in codice utilizzato dal killer di Capodanno a Istanbul per le operazioni terroristiche ispirate dall’Isis. A scriverlo è il quotidiano filo-governativo turco Yeni Safak, rivelando altri dettagli dei suoi movimenti la notte della strage.
12.25. Attentato Istanbul, ministro turco per gli Affari Europei: «Killer professionale». Stando a quanto riferito dal ministro turco per gli Affari Europei Omer Celik in un’intervista alla Cnn Turk l’attacco della notte di Capodanno alla discoteca ‘Reina’ di Istanbul è stato compiuto «in modo estremamente professionale» e ricorda quelli di Parigi al Bataclan e contro Charlie Hebdo. Il killer, ha aggiunto il ministro Celik, è stato addestrato «in Medio Oriente» e ha agito con metodi che «aggirano tutte le moderne tecniche di intelligence», agendo da solo e «non usando la tecnologia».
12.20. Attentato Istanbul, Erdogan: «Il terrorismo non riuscirà a dividerci». «Lo scopo principale degli attacchi terroristici è quello di distruggere il nostro equilibrio, di metterci gli uni contro gli altri. Non cederemo a questo gioco». Lo ha dichiarato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan nel suo primo discorso pubblico dalla strage di Capodanno a Istanbul. «Dire che la Turchia si è arresa al terrorismo significa stare dalla parte dei terroristi. Nonostante il triste inizio del 2017, manteniamo fortemente le nostre aspettative per il nuovo anno», ha aggiunto Erdogan.
11.40. Attentato Istanbul, blitz a Smirne: i fermati per la strage salgono ad almeno 43. Continua la caccia al killer di Istanbul e ai suoi possibili complici da parte dell’antiterrorismo turco. All’alba sono state fermate almeno 27 persone ritenute legate all’attentatore che a Capodanno ha uccso 39 persone al Reina nightclub. A riportarlo stamane è stata l’agenzia Dogan, secondo cui l’operazione è stata condotta nella provincia egea di Smirne e riguarda anche tre famiglie straniere, comprese donne e bambini, che erano in contatto con l’attentatore a Konya, dove a fine novembre si era trasferito con moglie e figli. Queste famiglie erano fuggite verso Smirne proprio dopo l’attacco al nightclub ‘Reina’ e risultavano ricercate. I fermati per legami a vario titolo con il killer salgono cosi’ ad almeno 43.
9.15. Attentato Istanbul, 20 femati. L’agenzia Anadolu ha detto che finora 20 persone sono state fermate nell’ambito delle indagini sulla strage.
Mercoledì 4 gennaio. 9.15. Attentato Istanbul, identificato l’autore della strage. Come riferito dal ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusogli, intervistato dall’agenzia Anadolu, l’identità dell’autore dell’attentato di Capodanno alla discoteca Reina di Istanbul, in cui hanno perso la vita 39 persone, è stata accertata. Cavusoglu non ha fornito il nome né altri dettagli sulla persona identificata, che è ancora ricercata.
15.08. Attentato Istanbul, Ihake Mashrapov smentisce ogni azione.Il killer di Istanbul non sarebbe il 28enne kirghiso Ihake Mashrapov, come sostenuto dalla tv di stato turca Trt. A negare ogni coinvolgimento è lo stesso Mashrapov, in un’intervista all’agenzia kirghisa Akipress. L’uomo sostiene di essere stato scambiato per l’attentatore per una somiglianza ma di essere stato rilasciato dalla polizia dopo un controllo all’aeroporto di Istanbul. Secondo Akipress, Mashrapov sarebbe stato in Turchia per affari tra il 28 e il 30 dicembre e poi di nuovo tra il primo gennaio e oggi, mentre era in Kirghizistan la notte della strage.
14.45. Attentato Istanbul, presunto killer filmato allo spotello cambiovalute. La Reuters ha diffuso le immagini del presunto attentatore di Istanbul ad uno sportello cambiavalute prima della strage di Capodanno alla discoteca ‘Reina’ sul Bosforo, in cui hanno perso la vita 39 persone.
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14.20. Attentato Istanbul, altri due arresti. Oltre a 14 presunti complici dell’attentatore di Istanbul, in Turchia sono stati fermati, dalla polizia, anche due persone di nazionalità straniera. Sono state bloccate precisamente all’aeroporto di Istanbul e sono sospettate di essere coinvolte nell’attacco al nightclub Reina. A riferirlo è stata l’emittente turca Ntv. Non sono stati però forniti altri dettagli.
13.20. Attentato Istanbul, presunto killer addestrato nei campi Isis in Siria. Il presunto attentatore di Capodanno a Istanbul, il 28enne kirghiso Ihake Mashrapov, sarebbe stato addestrato nei campi dell’Isis in Siria, prima di trasferirsi in Turchia a fine novembre. A riferirlo Haberturk, citando fonti anonime delle indagini. In Siria, Mashrapov avrebbe anche combattuto nelle fila del sedicente Stato Islamico.
13.05. Attentato Istanbul, 14 complici del killer in manette. In queste ore è salito a 14 il numero dei presunti complici dell’autore dell’attentato di Capodanno al nightclub ‘Reina’ di Istanbul. I complici sono stati arrestati dalle unità antiterrorismo della polizia. A riferirlo è stata l’agenzia statale Anadolu. I sospetti fiancheggiatori sono sottoposti a interrogatori per chiarire il loro ruolo nella strage alla discoteca sul Bosforo e cercare elementi utili alla cattura dell’attentatore in fuga, il 28enne Iakhe Mashrapov, con passaporto del Kirghizistan. Nelle scorse ore, è stata fermata anche la moglie del killer, nella provincia anatolica di Konya. L’attacco ieri è stato rivendicato ieri dall’Isis.
11.30. Attentato Istanbul, identificato il killer: è il 28enne Iakhe Mashrapov. Il presunto autore dell’attentato alla discoteca Reina la notte di Capodanno è stato identificato come il 28enne Iakhe Mashrapov, con passaporto del Kirghizistan. Il passaporto del presunto killer risulta rilasciato dalla repubblica ex sovietica dell’Asia centrale il 21 ottobre scorso, un mese prima del suo arrivo in Turchia.
9.55. Attentato Istanbul, identificazione in corso del protagonista del video-selfie. Come confermato dal vicepremier turco Numan Kurtulmus, le forze di sicurezza stanno cercando di identificare con rapidità l’uomo ripreso dalle telecamere e protagonista del video-selfie.
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9.45. Attentato Istanbul, operazioni di polizia in corso. A quanto si apprende dai media turchi la polizia ha condotto un’operazione nel quartiere di Zeytinburnu collegata alla strage di Capodanno alla discoteca Reina e avrebbe fermato una persona che ha cercato di scappare saltando da una finestra. Altri media, fra cui anche la Bbc, parlano invece di un’operazione delle forze speciali a Zeytinburnu per catturare il presunto killer del Reina, lanciata in serata sulla base di una soffiata, ma poi andata a vuoto. La polizia potrebbe dunque conoscere l’identità del killer. Ma non ci sono al momento conferme ufficiali.
9.20. Attentato Istanbul, video-selfie del killer. I media turchi in questi minuti stanno trasmettendo un video-selfie di un uomo che dicono sia l’attentatore di Istanbul. Il video, fornito dalla polizia,è stato girato prima dell’attacco, e ritrae il terrorista nella celebre Piazza Taksim di Istanbul.
Martedì 3 gennaio. 7.25. Attentato Istanbul, caccia a un 25enne dello Xinjiang cinese. Continua senza sosta la caccia all’uomo in tutta la Turchia. Le immagini del volto e dell’aspetto dell’attentatore responsabile dell’attacco al club ‘Reina’ di Istanbul riprese dai video ed anche le testimonianze dei sopravvissuti hanno spostato tutta l’attenzione su un uomo di 25 anni che sarebbe originario dello Xinjiang cinese e membro della minoranza uigura. «Gli inquirenti ne avrebbero accertato la nazionalità», ha detto ieri il canale televisivo ‘CnnTurk’. Intanto il quotidiano ‘Haberturk’ ha affermato nell’edizione online che l’uomo sarebbe originario della regione autonoma della Cina nord-occidentale già nota come Turkestan Orientale e abitata dagli uiguri, un’etnia di fede musulmana e che parla una lingua simile al turco. Negli ultimi anni centinaia di jihadisti uiguri si sarebbero spostati in Siria per combattere prima nelle fila di al-Nusra e poi con l’Isis.
19.25. Attentato Istanbul, autorità turche sono vicine all’identificazione del killer. Stando a quanto riferito dal vicepremier turco Numan Kurtulmus, le autorità turche sono vicine all’identificazione dell’attentatore responsabile dell’attacco della notte di Capodanno al nightclub ‘Reina’ di Istanbul. Sul luogo dell’attacco sono state raccole le impronte digitali del killer ed è stato definito un identikit di base. L’attentatore in fuga, tra l’altro, è stato ritratto in alcune immagini delle telecamere di sorveglianza.
Attentato Istanbul, Alfano conferma: «Non ci sono italiani coinvolti». Il ministro degli Esteri Angelino Alfano ha confermato che non ci sono italiani coinvolti nell’attacco della notte di Capodanno al Reina club di Istanbul: «Ho seguito con costante attenzione le notizie sui seguiti del terribile attacco della notte del primo gennaio, a Istanbul. Le autorità turche hanno comunicato di aver terminato le operazioni di identificazione di coloro che sono stati coinvolti nell’attentato e si può, quindi, escludere la presenza di italiani tra le vittime».
Attentato Istanbul, nuove profilo dell’attentatore. È un uomo dai capelli neri, senza barba e con un giubbotto scuro il killer responsabile dell’attacco della notte di Capodanno al Reina club di Istanbul. Il profilo dell’attentatore, come emerge dalle immagini di una telecamera di sorveglianza diffuse dall’agenzia di stampa Dogan, è diverso da quello mostrato ieri da diversi media locali di un uomo con la barba. Le nuove foto non permettono però di chiarire altri dettagli.
13.30. Attentato Istanbul, fermati 8 militanti dell’Isis sopettati di essere coinvolti nella strage. Stando a quanto riporta il sito del quotidiano turco Hurriyet almeno 8 sospetti militanti dell’Isis sono stati fermati oggi dalle unità antiterrorismo della polizia di Istanbul per un presunto coinvolgimento nell’attacco della notte di Capodanno al nightclub Reina, in cui sono morte 39 persone.
13.00. Attentato Istanbul, per Isis killer «eroico soldato del Califfato». Nel suo messaggio di rivendicazione dell’attentato della notte di Capodanno al Reina nightclub di Istanbul lo Stato Islamico definisce il killer «un eroico soldato del Califfato». Nella rivendicazione si legge inoltre che l’attentatore ha colpito «il più famoso nightclub dove i crisitani stavano celebrando la loro festa postatica».
Attentato Istanbul, polizia smentisce volto attentatore. La polizia turca ha smentito che le foto circolate su media siano riferite al volto del killer del Reina club. L’autore della strage non sarebbe quello ritratto nelle immagini, ma l’uomo apparso in un video delle telecamere di sorveglianza. La foto sono comunque molto sgranate.
09.50. Attentato istanbul, rivendicazione Isis: «Turchia serva dei crociati». Come riferisce la tv curda Rudaw, nella rivendicazione dell’attentato di Capodanno a Istanbul, l’Isis minaccia altri attacchi in Turchia. Il gruppo jihadista definisce la Turchia «apostata» e «serva dei crociati». In un comunicato diffuso sui social media, il gruppo dice che un «soldato del califfato» ha condotto l’attacco al nightclub Reina.
09.40. Attentato Istanbul, al Reina club presenti almeno 5 italiani. Alla discoteca Reina Club di Istanbul al momento della strage erano presenti almeno 5 italiani: tre modenesi, una bresciana e un palermitano. Nessun nostro connazionale è rimasto ferita o è stato ucciso nell’attacco. I sopravvissuti hanno raccontato di essersi salvati buttandosi a terra.
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09.30. Attentato Istanbul, rivendicazione Isis. Come riferito da SkyNews, l’Isis ha rivendicato in un comunicato, tramite la sua agenzia di stampa Amaq, l’attentato al ‘Reina’ nightclub di Istanbul.
09.25. Attentato Istanbul, avvertimento Usa su rischio attacchi. In un editoriale di Abdulkadir Selvi sul quotidiano turco Hurriyet si riferisce che l’intelligence Usa aveva inviato il 30 dicembre un avvertimento sul rischio di attacchi legato all’Isis a Istanbul e Ankara per la notte tra il 31 dicembre e l’1 gennaio 2017.
09.20. Attentato Istanbul, quotidiano Hurriyet: killer legato all’Isis. Stando a quanto riferisce oggi il quotidiano turco Hurriyet, le autorità del paese ritengono che l’attentatore che nella notte di Capodanno ha aperto il fuoco al club Reina di Istanbul uccidendo 39 persone sia legato allo Stato Islamico e provenga dall’Asia centrale. Secondo il giornale, polizia e intelligence hanno ricevuto informazioni sul rischio di attentati per Capodanno da parte dell’Isis in diverse città turche e sulla base di queste hanno effettuato diversi raid e arresti a dicembre. Senza citare fonti specifiche, Hurriyet sostiene poi che l’attentatore, ricercato in tutta la Turchia, possa essere kirghizo o uzbeko. Gli investigatori ritengono inoltre che l’uomo possa essere collegato alla stessa cellula che aveva colpito con un triplice attentato a giugno l’aeroporto Ataturk di Istanbul.
Lunedì 2 gennaio. 07.15. Attentato Istanbul, continua caccia al killer. Nella serata di ieri la polizia di Istanbul ha diffuso le foto del presunto killer che la notte di Capodanno (alle 1.30 locali, le 23.30 in Italia) ha sparato e ucciso 39 persone nel ‘Reina’ nightclub. Dalle foto, riprese dal video di sorveglianza, l’attentatore risulta essere un giovane con barba e capelli neri. Dopo la strage, l’uomo è fuggito. Viene ricercato in tutta la Turchia.
Non è ancora chiaro se ad agire sia stato un solo o più killer. Fonti ufficiali parlano di un solo attentatori. Qualche testimone fornisce una versione diversa
Attentato Istanbul, circa 80 feriti. Confermato il bilancio delle vittime iniziale: 39 morti e una settantina di feriti. Tra le persone che hanno perso la vita ci sarebbero 24 stranieri.
Attentato Istanbul, nessuna rivendicazione ma sospetti sull’Isis. Finora non c’è stata rivendicazione dell’attacco al nightclub ‘Reina’, ma i sospetti sono indirizzati sull’Isis. A suggerirlo le circostanze che il killer, secondo alcuni testimoni, avrebbe urlato «Allah Akbar» durante l’assalto, e che i separatisti curdi del Pkk o del Tak in genere colpiscono obiettivi militari e non civili.
Sabato 1 gennaio. Nuovo attentato a Istanbul. Il 2017 si è aperto con una strage in una nota discoteca della più grande città della Turchia. Un probabile terrorista è entrato nel club Reina durante la festa di Capodanno, cogliendo tutti i presenti di sorpresa. Il bilancio, ancora provvisorio, è molto grave: i morti sono almeno 39, e i feriti 69, diversi in gravi condizioni. L’autore della strage è riuscito a scappare. La sua fuga ha aperto una caccia all’uomo in tutto il Paese.
ATTENTATO ISTANBUL, ATTACCO AL REINA CLUB
Il Reina club, noto per la sua bellezza e posizione strategica, si trova sulle rive del Bosforo. Frequentato dai turchi come dai tanti stranieri che visitano la bellissima metropoli. Al momento dell’attentato la discoteca era piena. Si festeggiava l’arrivo del nuovo anno. Il killer travestito da Babbo Natale è entrato nella discoteca dopo aver ucciso un poliziotto all’ingresso.
ATTENTATO ISTANBUL, BILANCIO PROVVISORIO DI 39 MORTI E 69 FERITI
Nessuno si è accorto dell’arrivo del killer all’interno della discoteca, e l’uomo ha potuto sfruttare l’effetto sorpresa per uccidere decine di persone. L’attentatore ha aperto il fuoco sparando con un fucile mitragliatore, uccidendo almeno 39 persone, tra cui almeno 15 stranieri. I feriti sono 69, ma il bilancio è ancora provvisorio. Molte persone si son salvate buttandosi nel Bosforo. Sfruttando il panico e il caos generato dalla strage il killer si è dato alla fuga. Il probabile attentato terroristico, per il luogo colpito e le modalità del massacro, non è stato ancora rivendicato. La Turchia di Erdogan è stata colpita numerose volte negli ultimi mesi, e la strage sembra una vendetta per la tregua firmata con la Russia e la Siria di Assad.
Come riferito il ministro della Famiglia turco Fatma Betul Sayan Kaya tra le vittime dell’attentato ci sono anche stranieri di nazionalità saudita, marocchina, libanese e libica. Lo riferisce turco secondo quanto riporta l’agenzia Anadolu. Non si hanno invece notizie (alle 13) di italiani coinvolti, anche se continuano le verifiche della Farnesina. Ad affermare che non risultano italiani coinvolti è stato il ministro degli Esteri Angelino Alfano al Tg2. «Siamo in contatto con gli italiani» che sono a Istanbul e «fin qui, fortunatamente, non ci sono riscontri negativi», ha detto. Comunque, ha aggiunto Alfano, l’Unita’ di Crisi della Farnesina è attiva 24 ore su 24.
ATTENTATO ISTANBUL, ERDOGAN: «RESTEREMO UNITI»
Il presidente della Turchia Erdogan ha preso una rapida posizione sull’attentato che ha colpito la città più grande del suo Paese, di cui è stato sindaco per diversi anni prima di diventare premier e poi capo dello Stato. Recep Tayyip Erdoğan ha rimarcato come i terroristi puntino a seminare il caos e come la Turchia rimarrà unita e determinata nel combatterli. «Stanno cercando di creare caos, demoralizzare il nostro popolo, destabilizzare il nostro Paese con attacchi abominevoli che prendono di mira i civili. Manterremo il sangue freddo come nazione e resteremo più uniti che mai e non cederemo mai a questi sporchi giochi», è statp il primo commento a caldo alla strage del presidente, affidato a una nota ufficiale diffusa dai media. Erdoğan non ha chiarito quali siano i terroristi a cui attribuisce la responsabilità dell’attentato.
Numerosi leader stranieri hanno espresso la loro solidarietà alla Turchia per il gravissimo attentato subito. «A nome del Governo, del popolo italiano e mio personale le esprimo le più sentite condoglianze per il vile e brutale attacco terroristico che ha colpito Istanbul questa notte», ha detto il presidente del consiglio Paolo Gentiloni. «Il nostro pensiero – ha scritto Gentiloni – va alle vittime innocenti la cui vita è stata spezzata da ferocia inumana proprio nella normalità della condivisione di un momento di festa. L’Italia si stringe tutta intorno alle famiglie e piange con loro. Signor Presidente, in questo momento doloroso le confermo la solidarietà piena del governo italiano e la determinazione assoluta a combattere insieme contro la piaga del terrorismo».
Anche il Papa ha parlato dell’attacco. «Purtroppo, la violenza ha colpito anche in questa notte di auguri e di speranza. Addolorato sono vicino al popolo turco», ha detto il Pontefice all’Angelus commentando quanto l’accaduto a Istabul e assicurando le sue preghiere per quanti colpiti. Il Papa ha poi assicurato il suo sostegno «a tutti gli uomini di buona volontà che si adoperano» contro il terrorismo e contro questa «macchia di sangue» che getta ombre e sconforto.
(Immagine: frame da video pubblicato dalla testata turca Cumhuriyet)