Attentato San Pietroburgo, identificato il kamikaze: è un 22enne di origine kirghisa
04/04/2017 di Redazione
Chi è l’autore dell’attentato a San Pietroburgo? Il Comitato Investigativo Russo ha indicato il 22enne Akbarzhon Jalilov (nato il 1 aprile del 1995). Il suo Dna è stato rinvenuto sulla borsa in cui era contenuto l’ordigno rinvenuto nella stazione di Ploshchad Vosstania (inesploso). Secondo gli investigatori Jalilov è l’unico autore dell’attentato. Esiste però una pista privilegiata dagli investigatori: quella del kamikaze jihadista. mancano ancora le conferme ufficiali.
Gli inquirenti russi ritengono che ad attivare la bomba sia stato un kamikaze la cui identità è stata individuata. Il Comitato investigativo russo afferma infatti che l’esplosione sarebbe stata causata da un uomo «i cui resti sono stati rinvenuti nel terzo vagone del treno della linea blu. L’identità dell’attentatore è stata individuata ma al momento non verrà diffusa per ragione investigative».
ATTENTATO SAN PIETROBURGO, PRESUNTO KAMIKAZE
Il comitato di stato kirghiso per la sicurezza nazionale ha reso noto che l’autore dell’attentato è di nazionalità russa e di origine kirghisa. L’agenzia di intelligence ha precisato che sta cooperando nelle indagini con le autorità russe. Secondo la stampa britannica, che cita sempre i servizi di sicurezza kirghisi (Gknb), l’attentatore si chiama Akbarzhon Jalilov, è nato a Osh e ha 22 anni (nato nel 1995).
Della pista del terrorismo jihadista e del kamikaze ha parlato così l’inviata di Repubblica Rosalba Castelletti:
Il sito web locale Fontanka, rilanciato dalle tv nazionali, nel pomeriggio aveva diffuso l’immagine del presunto attentatore: un uomo con berretto, abito nero e barba scura a incorniciare la parte inferiore del viso, che però si è presentato più tardi alle forze dell’ordine dimostrando la sua totale estraneità ai fatti. Ma in serata gli inquirenti parlano di un kamikaze 23enne dell’Asia Centrale, già identificato. Ne vengono diffuse le immagini: è un giovane con gli occhiali, giacca marrone con il cappuccio e un cappello blu, e uno zaino in spalla.
LEGGI ANCHE > Esplosioni nella metro di San Pietroburgo, la carrozza sventrata | VIDEO
ATTENTATO SAN PIETROBURGO, IPOTESI TERRORISMO JIHADISTA
Quella del terrorismo islamista è una duplice pista, che porta ai guerriglieri caucasici o ai combattenti dello Stato Islamico:
Nel Caucaso era stato pianificato l’attentato alla metro moscovita costato la vita a oltre 40 persone nel 2010, mentre l’Isis aveva più volte promesso ritorsioni contro i raid dell’aviazione russa in Siria a sostegno di Assad e rivendicato nel 2015 l’abbattimento dell’aereo Metrojet diretto proprio a San Pietroburgo. Sui social, islamisti e attivisti dell’opposizione siriana hanno plaudito i morti. Ma non è esclusa neppure la pista dei sabotatori ucraini, soprattutto dopo il tweet di un’attivista di Leopoli, Negodovanye, che sette ore prima dell’esplosione scriveva: «È da tempo che non ci sono attentati. Oggi ce ne sarà uno. Aspettate».
ATTENTATO SAN PIETROBURGO, BILANCIO DI 14 MORTI
L’attentato ha causato la morte di 14 persone. L’ordigno rudimentale a bordo di un treno della metro di San Pietroburgo è esploso poco dopo le 14.40. Il convoglio era appena partito dalla stazione di Sennaija Ploshchad. A bordo c’erano turisti, pensionati e studenti. Il presidente Vladimir Putin si trovava in città e aveva da poco conluso il suo intervento ad un convegno. Quando è stato informato dell’accaduto stava per incontrare il leader bielorusso Alexandre Lukashenko.
Il bilancio delle vittime nell’esplosione è stato aggiornato in conferenza stampa dal ministro della Sanità della Federazione Russa, Veronika Skvortsova. Secondo i dati del dipartimento della Situazioni d’emergenza di San Pietroburgo, negli ospedali della città sarebbero ricoverati 49 feriti nell’esplosione.
Come riferito dal governatore della città di San Pietroburgo Georgy Poltavchenko sono 12 le persone in condizioni critiche. «Al momento le condizioni di 12 dei ricoverati in ospedale sono gravi», ha detto ai giornalisti. Altre 27 persone sono rimaste ferite in maniera seria ma non sono in pericolo di vita e ulteriori 10 hanno riportato lesioni lievi. Poltavchenko ha inoltre precisato che nella lista dei ricoverati ci sono anche tre stranieri di nazionalità bielorussa, tagika e uzbeka.
(Foto: Ansa / Twitter)