Il baciamano dei vicini di casa al super boss della ‘Ndrangheta
03/06/2017 di Redazione
![](https://archivio.giornalettismo.com/wp-content/themes/giornalettismo-v3/images/sizes/single.png?version=3.2)
Ci sono gesti che valgono più di molte parole. È il caso del baciamano di vicini di casa al super boss della ‘Ndrangheta Giuseppe Giorgi. Il criminale calabrese è stato catturato ieri dopo 23 anni di latitanza in un palazzo di cinque piani nel centro di San Luca, in provincia di Reggio Calabria, il suo feudo. Quando è uscito di casa è stato salutato da un paese intero. Qualcuno lo ha atteso per ore, immobile. Per poi pronunciare qualche parola, chinarsi e baciargli le mani, mentre i carabinieri portavano via il boss in manette. È il segno inequivocabile del rispetto di cui gode un capoclan in una zona dove la grande criminalità è fortemente radicata nel tessuto economico e sociale, e di quanto sia possa essere invertire la tendenza.
LEGGI ANCHE > Germania, nuovo allarme terrorismo: interrotto il popolare festival Rock am Ring
IL BACIAMANO AL BOSS DELLA ‘NDRANGHETA GIUSEPPE GIORGI
Giorgi, detto ‘U capra’ probabilmente verrà considerato un capo ancora per molto tempo, nonostante l’arresto e la detenzione. Lo attendono 28 anni di carcere per traffico di sostanze stipefacenti. Il suo clan, quello dei Romeo ‘Staccu’, cercherà un nuovo reggente.
![baciamano](https://www.giornalettismo.com/wp-content/uploads/2017/06/baciamano-giuseppe-giorgi-boss-ndrangheta-420x280.jpg)
(Immagini da video del Tg1)