Il comune 5 stelle di Bagheria dovrà risarcire la dirigente silurata
04/01/2017 di Redazione
La dirigente del comune di Bagheria, Laura Picciurro, avrà un risarcimento di 93 mila euro per essere stata sospesa dal servizio dal 17 giugno 2015 al 16 maggio dell’anno scorso. Lo avrà dal Comune di Bagheria perché, secondo il tribunale di Termini Imerese, il Comune 5 stelle aveva torto.
LEGGI ANCHE: Pizzarotti: «Codice di comportamento M5S? Vogliono yesman non politici autonomi»
Ne parla Repubblica Palermo:
Proprio con sindaco e segretario se la prende il tribunale di Termini Imerese nella motivazione della sentenza. All’inizio del 2015, infatti, il sindaco grillino di Bagheria, Patrizio Cinque, ha nominato il segretario generale Eugenio Alessi all’Ufficio per i provvedimenti disciplinari. Proprio Alessi, qualche mese dopo, ha deciso nella veste di “giudice interno” la sospensione di Picciurro. Una procedura illegittima, secondo il tribunale di Termini: «L’idea che un soggetto, quale segretario, segnali qualcosa a se stesso quale Ufficio provvedimenti disciplinari – si legge nella sentenza – appare decisamente incongrua in quanto, anche in tal caso, ed a prescindere da altre considerazioni, finisce con il dare all’Ufficio provvedimenti disciplinari una connotazione meramente nominalistica, tale da svuotare di senso e funzione la sua stessa istituzione, obbligatoria per legge». Insomma: se giudice e accusatore coincidono, è la tesi del tribunale, l’esistenza stessa dell’ufficio non ha senso.
Tutto iniziò nel 2015. Quando alla dirigente del servizio Lavori pubblici del Comune di Bagheria sono stati contestati vari addebiti. Un primo procedimento si è concluso due anni fa, a giungo. Da quel momento in poi sono scattate una serie di sospensioni, tre, spiega Repubblica. La tensione fra Picciurro e Comune – sottolinea il quotidiano – si è alzata anche per via di un esposto, presentato dalla dirigente, contro l’affidamento della raccolta dell’immondizia alla Tech Servizi senza gara d’appalto. Un affare da tre milioni di euro.
Intanto la giunta di Patrizio Cinque ha deciso di ricorrere in appello. Non è quindi ancora finita.
(foto via fb Patrizio Cinque)