Ballottaggio sindaco di Varese 2016: la roccaforte della Lega Nord a rischio
13/06/2016 di Redazione
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BALLOTTAGGIO SINDACO VARESE 2016
La sfida tra Paolo Orrigoni e Davide Galimberti per il sindaco di Varese potrebbe essere una delle grandi sorprese delle elezioni comunali del 2016. Nel capoluogo di provincia, governato sin dal lontano 1992 dalla Lega Nord, il Partito Democratico potrebbe cogliere un successo insperato considerata la flessione del centrosinistra nell’Italia settentrionale, come testimoniato dai ballottaggi incerti di Milano, Torino, Trieste e anche Bologna. La Lega Nord potrebbe perdere la città da sempre considerata come la sua capitale, visto i legami con Varese dei suoi storici leader, Umberto Bossi e Roberto Maroni. Il Carroccio è nato nel Varesotto, e nel capoluogo di provincia ha colto il suo primo successo rilevante, la nomina di Raimondo Fassa a sindaco di Varese. La conquista della maggioranza relativa in una città storicamente democristiana ha indicato lo spostamento a destra del Nord, dominato per lungo tempo dall’alleanza tra Silvio Berlusconi e Umberto Bossi. Dalla fine della cosiddetta Prima Repubblica Varese è sempre stata leghista, anche se il Carroccio in città prendeva meno voti di Forza Italia. Dopo 23 anni di amministrazione guidata da Raimondo Fassa, Aldo Fumagalli e Attilio Fontana, Varese sembra stanca del governo della Lega Nord. Lo dimostra anche la scelta del centrodestra di puntare su Paolo Orrigoni, imprenditore non iscritto ad alcun partito.
Il centrosinistra ha colto l’opportunità conquistando il ballottaggio che per la prima volta appare equilibrato, grazie anche alla candidatura dell’avvocato Davide Galimberti, iscritto al Pd. Per la prima volta da 23 anni la sera del 19 luglio sarà eletto un sindaco senza tessera della Lega Nord, un fatto che evidenzia la trasformazione del Carroccio avvenuta con la segreteria di Matteo Salvini. Matteo Renzi è stato a Varese prima del primo turno, rimarcando il valore politico di questa elezione.
- IL BALLOTTAGGIO PER IL SINDACO DI MILANO: SALA vs PARISI
- IL BALLOTTAGGIO PER IL SINDACO DI TORINO: FASSINO vs APPENDINO
- IL BALLOTTAGGIO PER IL SINDACO DI ROMA: RAGGI vs GIACHETTI
- IL BALLOTTAGGIO PER IL SINDACO DI NAPOLI: DE MAGISTRIS vs LETTIERI
- IL BALLOTTAGGIO PER IL SINDACO DI BOLOGNA: MEROLA vs BERGONZONI
- IL BALLOTTAGGIO PER IL SINDACO DI TRIESTE: COSOLINI vs DIPIAZZA
IL BALLOTTAGGIO A VARESE: I NUMERI DEL PRIMO TURNO
Il primo turno delle elezioni comunali 2016 di Varese è stato caratterizzato dalla tenuta del bipolarismo, favorito anche dalla rinuncia del Movimento 5 Stelle, che non ha presentato nessuna lista. Il centrodestra ha conseguito il suo peggior risultato di sempre alle amministrative della città bosina, arrivando al 47,10%. Nel 2002, quando Lega Nord e Forza Italia si erano unite, il sindaco Fumagalli aveva vinto il primo turno col 54%, mentre il suo successore Attilio Fontana aveva preso il 57% nel 2006. Nel 2011 il centrodestra a trazione leghista guidato da Fontana era stato costretto al ballottaggio per pochissimi voti nel 2011, visto che si era fermato al 49,4%.
Il centrosinistra è invece passato dal 30% di cinque anni a un solido 41,9%, con un sorprendente successo di due liste civiche, Varese 2.0 e Progetto Concittadino, quest’ultima simile a SinistraxMilano per ispirazione politica. Il PD si è confermato il primo partito di Varese, come già visto alle politiche e regionali del 2013, e le europee del 2014. La Lega Nord si è fermata a un deludente 16%, percentuale simile a quella ottenuta nel capoluogo quando il Carroccio otteneva consensi molto più ridotti a livello nazionale. Nel centrodestra ha avuto grande successo la lista civica di Paolo Orrigoni, con l’11%.
GLI ELETTORI DEL M5S DECISIVI AL BALLOTTAGGIO PER IL SINDACO DI VARESE
Il primo turno si è chiuso con un distacco di 5,2 punti percentuali, pari a 1828 voti assoluti, in favore di Paolo Orrigoni rispetto a Davide Galimberti. Un margine di vantaggio importante, ma che rende comunque equilibrato il ballottaggio delle elezioni comunali di Varese. Gli elettori del M5S potrebbero fare la differenza anche in uno dei pochi capoluoghi di provincia dove non è stata presentata la loro lista. Il basso tasso di affluenza, pari al 55,89% al primo turno, è stato probabilmente favorito dall’assenza dei 5 Stelle, i cui elettori sembrano essersi diretti sulle liste civiche presentati dai candidati principali.
Davide Galimberti potrebbe recuperare un po’ di consensi nella lista di sinistra presentatasi in autonomia, che al primo turno ha ottenuto un deludente 1,8%. Il candidato arrivato terzo, l’imprenditore Stefano Malerba, non appoggerà nessun candidato al ballottaggio. La sua lista, Lega Civica, è composta da esponenti prevalentemente legati al centrodestra varesino non leghista.
AGGIORNAMENTI E NOTIZIE
I RISULTATI DELLE ELEZIONI COMUNALI 2016
I CANDIDATI
I candidati del ballottaggio di Varese 2016 sono Paolo Orrigoni e Davide Galimberti. Al primo turno i due esponenti di centrodestra e centrosinistra hanno conquistato, insieme, poco meno del 90% delle preferenze dei varesini. Orrigoni ha chiuso in testa.
I SONDAGGI
In vista del ballottaggio non è possibile pubblicare nuovi sondaggi sulla partita elettorale per il sindaco di Varese. Durante la campagna elettorale sono state diffuse diverse indagini demoscopiche sulle intenzioni di voto. Il PD ha commissionato due sondaggi, uno realizzato da SWG a febbraio, l’altro da Lorien a maggio, che rilevavano Davide Galimberti in testa di 4 e 6 punti sul candidato del centrodestra. La TV locale Rete55 ha commissionato un’indagine a IPR, che stimava Davide Galimberti in vantaggio di 2 punti su Paolo Orrigoni. Numeri che sono stati smentiti dalle urne.
COME, QUANDO E DOVE SI VOTA
Ma quando si voterà? La data del ballottaggio è stata già decisa. Le urne saranno aperte soltanto per la giornata di domenica 19 giugno, dalle 7 alle 23.
Come si vota? Il secondo turno sarà una sfida tra i due candidati che hanno ottenuto la percentuale di voti maggiore, seppur senza raggiungere il quorum del 50%. A Varese questi due candidati sono Paolo Orrigoni e Davide Galimberti.
Nei comuni con un numero di abitanti maggiore a 15mila, come nel capoluogo bosino, sarà eletto il candidato sindaco che avrà ottenuto più voti validi. Gli elettori riceveranno soltanto una a scheda riportando i nominativi dei due sfidanti. Tutti gli aventi diritto possono votare, anche chi non ha votato al primo turno. Basterà presentarsi al proprio seggio con un documento di riconoscimento e la tessera elettorale (qui vi spieghiamo come sostituirla se deteriorata, smarrita o piena).
I diciottenni che non avevano compiuto il diciottesimo anno d’età prima del 5 Giugno 2016 – data del primo turno – non potranno votare. Il motivo? Il ballottaggio viene considerato collegato al primo turno e la platea degli aventi diritto è quella certificata come valida per il primo turno stesso.
Per votare l’elettore può esprimere il suo voto tracciando un segno sul rettangolo contenente il nome e cognome del candidato sindaco prescelto sotto il quale sono riprodotti i contrassegni delle liste collegate.
Entro sette giorni dal primo turno di votazione, i candidati potranno dichiarare di essersi “apparentati” – collegati, ndr – con altre liste.