Il Giornale titola in prima pagina «Un bimbo su 10 non è vaccinato. Ma tutti a scuola». È davvero così?

Ma i bambini non vaccinati potranno o non potranno frequentare i nidi e le scuole per l’infanzia nel prossimo anno scolastico? Il quotidiano Il Giornale fornisce un’interpretazione in base alla quale la legge sui vaccini – e la sua stessa ratio – sembrano essere messe in dubbio da una circolare del ministero dell’Istruzione dello scorso 16 agosto. Nel documento si legge che «dall’anno scolastico 2017/2018 (ovvero il prossimo, ndr), la presentazione della documentazione vaccinale entro il 10 settembre 2017 costituisce requisito d’accesso alle scuole dell’infanzia e alle sezioni primavera», tuttavia «a decorrere dall’anno scolastico 2019/2020, la mancata presentazione della documentazione nei termini previsti determinerà la decadenza dall’iscrizione nelle scuole dell’infanzia e nelle sezioni primavera».

BAMBINI NON VACCINATI ACCESSO ASILI: LA CIRCOLARE DELLA DISCORDIA

A una prima occhiata, sembrano due disposizioni contraddittorie contenute, tuttavia, all’interno della stessa circolare. Perché la documentazione vaccinale deve essere un requisito d’accesso per l’anno scolastico 2017/2018, ma la sua mancata presentazione causerà la decadenza dall’iscrizione soltanto dall’anno scolastico 2019/2020? Alcuni genitori e rappresentanti delle associazioni deducono, quindi, che il mancato adempimento dell’obbligo vaccinale consentirà ugualmente ai bambini delle scuole dell’infanzia e delle sezioni primavera di frequentare sia quest’anno, sia l’anno prossimo.

BAMBINI NON VACCINATI ACCESSO ASILI, LE INTERPRETAZIONI

Ma è davvero così? Il sito specializzato OrizzonteScuola ha chiesto al ministero dell’Istruzione un chiarimento in merito alla circolare del 16 agosto, ottenendo come risposta la conferma che la decadenza dall’iscrizione scatterà soltanto a partire dal 2019/2020. Ma ciò non significa che i bambini non vaccinati potranno frequentare in tutta tranquillità. Questo elemento, infatti, oltre a essere contraddittorio con lo spirito della legge, non è reso possibile dalla presenza dell’obbligo vaccinale tra i requisiti di accesso anche per il prossimo anno scolastico.

Questo vuol dire, secondo chi interpreta diversamente la circolare, che i bambini non vaccinati non saranno – è vero – automaticamente dichiarati decaduti dall’iscrizione, ma non avranno in ogni caso la possibilità di frequentare fino a quando non si sottoporranno alle vaccinazioni rese obbligatorie dalla legge voluta dal ministro Beatrice Lorenzin. E la mancata frequenza per più di trenta giorni senza giustificato motivo comporta comunque la decadenza dall’iscrizione.

Insomma, a meno di non volersi ingarbugliare in strade senza via d’uscita, bisogna partire dal dato che l’obbligo vaccinale costituisce un requisito d’accesso già per l’anno scolastico in corso. In ogni caso, il difetto di chiarezza della circolare ministeriale sembra quasi essere fatto apposta per causare fraintendimenti.

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