Barack Obama scalzo in moschea contro l’odio verso i musulmani
04/02/2016 di Andrea Mollica
Barack Obama scalzo in Moschea contro l’odio per i musulmani
Il presidente degli Stati Uniti ha ribadito nella sua prima visita a una moschea come l’attacco alla fede islamica rappresenti un attacco a tutte le altre religioni, e tradisca il rispetto delle libertà alla base della Costituzione americana. Un messaggio molto esplicito e netto, reiterato dopo un simile passaggio nel discorso sullo stato dell’Unione delle scorse settimane.
BARACK OBAMA MUSULMANO
Barack Obama è stato costantemente accusato di essere segretamente un musulmano durante la sua presidenza. Sin dalla campagna elettorale contro John McCain numerosi siti di estrema destra diffondevano false storie sulla sua fede, basandosi sul suo cognome, Hussein, sulla sua pelle nera, e sulla sua provenienza, afro-asiatica, visto che l’Indonesia dove ha vissuto da bambino è il più grande Paese islamico al mondo. Il presidente ha scherzato su questa accusa nella sua prima visita a una moschea, avvenuta nei pressi di Baltimora, nel Maryland. Barack Obama ha rimarcato come anche Thomas Jefferson, il terzo presidente degli Stati Uniti e figura chiave dell’indipendenza americana, fosse stato accusato di essere islamico per aver citato la fede musulmana come religione a cui garantire la libertà di culto. Sono in buona compagnia, ha ironizzato il presidente durante il suo discorso ai fedeli della moschea. Nel corso del suo intervento ai fedeli musulmani Barack Obama ha rivolto un messaggio particolarmente diretto su come gli attacchi nei loro confronti tradiscano i valori americani.
Questo è il vostro posto. Proprio qui. Voi non siete musulmani o americani. Voi siete musulmani e americani.
BARACK OBAMA MOSCHEA
Barack Obama ha condannato in modo esplicito e ancora più netto rispetto al suo discorso sullo stato dell’Unione i messaggi anti islamici ripetutamente ascoltati da politici e media americani.
Dobbiamo comprendere che un attacco a una fede è un attacco a tutte le altre. Quando un qualsiasi gruppo religioso è preso di mira, tutti abbiamo la responsabilità di schierarsi in suo sostegno.
Barack Obama ha definito imperdonabile la retorica politica che ha preso di mira i fedeli musulmani negli Stati Uniti, rappresentati come simpatizzanti dei terroristi. La sua visita alla moschea vicino a Baltimora è stata organizzata per contrastare i messaggi anti islamici, con tanto di Giuramento di fedeltà alla bandiera americana recitato da tutti i fedeli presenti insieme al presidente. Obama non si è spinto ad attaccare direttamente alcuni dei candidati repubblicani alla Casa Bianca, anche se il riferimento a Donald Trump è fin troppo evidente. Dopo la strage di San Bernardino, compiuta da due americani di fede islamica radicalizzatisi, seguita agli attentati di Parigi il miliardario di Manhattan ha proposto di vietare l’ingresso negli Stati Uniti a tutti i musulmani. Una presa di posizione che ha avuto un’enorme eco politica, e che ha spinto gli avversari di Trump a esacerbare le loro posizioni su immigrazione, contrasto al terrorismo e visione dell’Islam.
Photo credit: MANDEL NGAN/AFP/Getty Images