Beau Solomon, fermato il presunto assassino
05/07/2016 di Donato De Sena
Emergono maggiori dettagli sulla tragedia di Beau Solomon, il 19enne amricano ritrovato morto ieri nelle acque del Tevere dopo la scomparsa, avvenuta giovedì scorso. Stando a quanto riferiscono le agenzie di stampa il fermato sarebbe Massimo Galioto, un cittadino romano, senza fissa dimora, di 40 anni. L’uomo è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto poiché gravemente indiziato di omicidio aggravato da futili motivi. Il fermo del pm sarà ora sottoposto alla convalida del gip. Sulla vicenda indagano gli agenti della Squadra mobile e del Commissariato Trevi.
Beau Solomon era uno studente della Cabot University di Roma. La scomparsa era stata denunciata venerdì primo luglio dal compagno di stanza dell’ateneo dove avrebbe dovuto frequentare un corso estivo. A scoprire il cadavere in prossimità di Ponte Marconi è stata la Polizia Fluviale, che ieri ha intensificato le ricerche lungo il corso d’acqua dalla zona di Ponte Garibaldi, dove secondo alcuni testimoni sarebbe stato visto incamminarsi da solo dopo aver lasciato un bar o un pub di via della Lungara, zona Trastevere.
Secondo quanto ricostruito in questi giorni giovedì sera Beau Solomon, dopo aver lasciato la stanza alla Cabot University ha raggiunto Trastevere e si è fermato con alcuni amici in un pub di via della Lungara. Verso l’una di notte si sarebbe poi avventurato da solo sulla banchina del fiume incrociando all’altezza di Ponte Garibaldi un gruppo di persone, frequentatori di quel tratto di sponda. Forse in seguito ad un tentativo di rapina sarebbe scoppiata una lite e il ragazzo sarebbe stato colpito alla testa e poi spinto in acqua. Ci sono almeno due testimoni degli ultimi momenti di vita del giovane statunitense: due passanti che hanno visto una persona spingere in acqua un’altra all’altezza di Ponte Garibaldi.
(Foto di copertina dagli account Linkedin e Facebook di Beau Solomon. Fonte: archivio Ansa)