Bertolaso a processo nega tutto: “Niente sesso al Salaria Sport Village”
08/03/2011 di Tommaso Caldarelli
L’ex capo della Protezione Civile ribadisce nella sua linea difensiva la smentita di ogni prestazione con Francesca, la massaggiatrice (o chi per lei).
Sono passati ormai mesi dall’esplosione dello scandalo della cricca, il comitato d’affari che gestiva importanti appalti assegnati con il metodo rapido delle ordinanze di Protezione Civile. E per tenere in saldo controllo un meccanismo di quel tipo era giocoforza necessario mantenere il controllo di chi della Protezione Civile era la guida, ovvero Guido Bertolaso, sottosegretario alla presidenza del Consiglio e, appunto, Capo Dipartimento dell’organo di pronto intervento non militare italiano. Che Bertolaso intrattenesse rapporti molto fitti con i soggetti della cricca non è mai stato in dubbio, perchè d’altronde erano importanti uomini di stato.
UNA VITTIMA – Quel che Bertolaso ha sempre detto, e che ribadisce oggi in aula di tribunale, è che lui, di quel sistema, non era parte, ma vittima; che i vari Balducci ed Anemone hanno tradito la sua fiducia, conquistandola prima e poi usandola per fare affari alle sue spalle. Una delle prove regine, secondo i magistrati, che comproverebbe il coinvolgimento diretto di Guido Bertolaso, sta nelle prestazioni sessuali che il capo dipartimento riceveva, secondo la linea accusatoria, al Salaria Sport Village, circolo sportivo gestito praticamente dalla cricca in maniera diretta. Bertolaso ribadisce oggi: rapporti sessuali, mai.
Il 14 dicembre del 2008, quando Guido Bertolaso si reco’ al Salaria sport village per un massaggio era assolutamente inconsapevole che Francesca, l’estetista alla quale solitamente si rivolgeva, fosse stata sostituita da Monica. E’ quanto emerge dalla memoria difensiva depositata oggi ai pm di Perugia. I magistrati hanno contestato all’ex capo della Protezione civile di avere ricevuto nella struttura prestazioni di natura sessuale in cambio dei favori al costruttore Diego Anemone nell’affidamento degli appalti per i Grandi eventi. Circostanze che pero’ Bertolaso ha sempre decisamente negato. Riguardo al 14 dicembre del 2008, gli avvocati Filippo Dinacci e Giovanni Dean sostengono che il loro assistito aveva fissato ‘in alternativa’ due diversi appuntamenti per l’imprevedibilita’ degli sviluppi legati all’esondazione del Tevere. ‘Solo a seguito dell’aggravarsi dell’emergenza in atto – si legge nella memoria -, Bertolaso si trova costretto all’ultimo momento ad optare per l’appuntamento delle 21:30′. Mentre, in vista di quello delle 15:30, aveva contattato Francesca ‘per il consueto massaggio’. Circostanza ‘atta a provare l’assoluta inconsapevolezza da parte di Bertolaso circa la sostituzione’. I legali hanno inoltre sottolineato come l’ex capo della Protezione civile fosse titolare di un abbonamento ‘platino’ al Salaria sport village a fronte del quale si e’ ‘abitualmente servito’ delle prestazioni professionali di Francesca. Escludendo comunque in maniera categorica qualsiasi rapporto sessuale con chiunque presso la struttura.
Bertolaso, al Salaria sport village, ci andava solo a farsi fare i massaggi.
MA LE INTERCETTAZIONI? – In effetti nulla dalle intercettazioni allegate ai fascicoli di inchiesta ha mai fatto pensare in maniera esplicita ad un coinvolgimento sessuale delle massaggiatrici del medico romano. Certo, il linguaggio molto allusivo ha convinto i magistrati che dietro alle parole si possa celare il marcio, e che questo marcio sia null’altro che le controprestazioni date a Bertolaso in cambio dei suoi due occhi chiusi sul sacco d’Italia da parte della cricca.
Bertolaso chiama nuovamente Anemone cercando di fissare un appuntamento al centro benessere per il primo pomeriggio del giorno stesso. Il capo della Protezione Civile chiede la compagnia di una ragazza specifica, una certa Francesca. Immediatamente Anemone chiama Rossetti per sapere se è possibile organizzare. Quel giorno, però, la ragazza disponibile “non è Francesca” e allora Bertolaso, dopo una breve riflessione chiama Anemone e decide di non andare.
Bertolaso: Io volevo chiederti se potevo fare un salto nel primo pomeriggio… in orario da decidere… lì da quella lì… brava che… che è la più brava di tutte… quindi bisognerebbe sentire da… come si chiama…
Anemone: Simone
B: eh, se questa è disponibile, a che ora e poi ci possiamo organizzare
A: dimmelo te l’orario
B: no, siccome quella ha molto da fare allora io nel pomeriggio sono abbastanza flessibile.
Bertolaso, nella telefonata successiva sembra non accettare “l’alternativa valida” proposta da Anemone e per fissare un incontro con Francesca deve aspettare fino al 3 novembre quando, finalmente, Anemone dà il via libera e dice che è “tutto confermato”. Dopo l’incontro il capo Bertolaso vola negli Usa e atterra il 21 novembre con un piano preciso.
Bertolaso: io sono atterrato in questo istante da… dagli Stati Uniti… se oggi pomeriggio… se Francesca potesse… io verrei volentieri… una ripassata
Rossetti: va bene
B: fatti dire quando è il momento migliore per lei
R: perfetto
Dal che si capisce fuori da ogni dubbio che forse i rapporti sessuali di cui avrebbe goduto Bertolaso non sono mai avvenuti; ma è certo molto improbabile che, come lui afferma, non sapesse della sostituzione della ragazza, visto che le intercettazioni provano che Anemone gli rappresentò dell’assenza della “sua” Francesca. Se quest’elemento dovrà poi avere rilevanza ai fini del processo, dovrà essere il giudice a stabilirlo.