Blatte, blatte, fortissimamente blatte

11/07/2012 di Dario Ferri

BLATTE PERICOLOSE. ANZI, NO – A sollevare preoccupazione per la questione igienico sanitaria sono state le affermazioni di Maria Triassi, presidente della società italiana di Igiene e Medicina preventiva e sanità pubblica. Secondo quanto nei giorni scorsi affermato dall’esperta, le blatte possono diventare vettori di patologie come tifo, epatite A, salmonellosi e tossinfezioni alimentari.  Un’opinione diversa è stata espressa da un altro medico, l’epidemiologo Donato Greco, che ha sottolineato, invece, come le blatte rosse non siano associate alla “trasmissione di malattie infettive a ciclo orofecale per il semplice motivo  – ha spiegato – che anche se entrano in contatto con materiali fecali contenenti virus e batteri, non ne facilitano la moltiplicazione come invece fanno i molluschi crudi e altri alimenti favorevoli”. “Sono fenomeni di igiene urbana, non di salute umana”, ha chiarito Greco.

IL COMUNE IMBARAZZATO – Più o meno pericolose che siano, le blatte rosse hanno costretto le autorità cittadine alla difensiva. Con il vicesindaco Tommaso Sodano che promette immediati interventi dell’Asl per intensificare la disinfestazione, che fino allo scoppio dell’invasione avveniva per due strade per quartiere ogni notte”. E con il primo cittadino Luigi de Magistris che dal web rimproverava: “Ascoltando i media sembra che Napoli sia invasa dalle blatte, fenomeno presente ovunque. In pochi hanno però riportato le tabelle online sul sito del Comune, per assicurare che dal 16 aprile e i più date in tutti i quartieri sono attivi interventi di disinfestazione”.

Share this article