Il Tar annulla la bocciatura di un ragazzino: «Il padre non era stato informato del rischio»

18/10/2017 di Redazione

Bocciatura annullata dal Tar in Friuli Venezia Giulia. Un ragazzino che sta ripetendo la seconda media a Gorizia, potrà ora iscriversi alla classe successiva. Il motivo? Il padre, separato dalla madre, non era stato informato che il figlio, a causa dell’andamento scolastico negativo e delle troppe assenze, rischiava di perdere l’anno. E così, inconsapevole, non ha potuto fare niente per evitarlo. Questa la base della ricorso dell’uomo presentato al Tribunale amministrativo la scuola estate ed accolto dai giudici il 12 ottobre.

Il legale del padre, Alessandro Tudor, ha già notificato la decisione dei giudici alla scuola: «A questo punto – ha spiegato l’avvocato all’Ansa – se la scuola non dovesse eseguire la sentenza del Tar, presenterei un altro ricorso per la nomina di un commissario ad acta per l’esecuzione della sentenza e l’iscrizione del ragazzo alla terza media». Dopo la bocciatura in seconda media all’Istituto Comprensivo di Gorizia 1, lo studente è stato trasferito in un’altra scuola, dove sta ripetendo la stessa classe. Ora però, ad anno scolastico già cominciato, potrà spostarsi in terza media.

BOCCIATURA ANNULLATA DAL TAR, LE MOTIVAZIONI

Secondo il padre, se la scuola lo avesse debitamente informato del rischio bocciatura che suo figlio correva, lui avrebbe potuto intervenire e fare qualcosa per evitarlo. L’uomo si sta malamente separando dalla moglie, che – a differenza sua – è stata invece tenuta al corrente dalla scuola del negativo andamento scolastico del figlio. Secondo la sentenza del Tar, pubblicata lo scorso 12 ottobre, la scuola ha «violato le precise indicazioni contenute nella circolare ministeriale prot. n. 5336/2015, volta a tutelare la bigenitorialità in ambito scolastico». Del negativo andamento scolastico del ragazzo, infatti, la scuola aveva «relazionato esclusivamente alla madre», «ben sapendo – spiegano i giudici amministrativi – che era stato disposto l’affidamento congiunto a entrambi i genitori del figlio».

BOCCIATURA ANNULLATA DAL TAR: «SE IL PADRE FOSSE STATO INFORMATO, AVREBBE POTUTO EVITARLA»

C’è di più: secondo i giudici la bocciatura del ragazzo sarebbe stata in parte anche causata dai dissidi tra mamma e papà. La scuola – scrivono i giudici amministrativi – era «ben consapevole delle difficoltà» che lo studente «incontrava in dipendenza dalla difficile separazione dei genitori, sfociata in una situazione fortemente conflittuale tra i coniugi». Secondo la sentenza del Tar dimostrazione ne sarebbe anche la motivazione della bocciatura dello studente, in cui si legge che la sua situazione scolastica «è peggiorata nel corso dell’anno poiché ha manifestato poco impegno, scarso interesse e atteggiamenti poco collaborativi. Nonostante gli interventi degli insegnanti mirati a recuperare la delicata situazione dello studente – conclude la scuola – egli non si è dimostrato disponibile a concretizzare positivamente con risultati adeguati, aggravando la sua posizione con reiterate assenza». «Il comportamento omissivo della scuola ha impedito al padre dello studente, ove tempestivamente informato della situazione scolastica del figlio, di adottare una serie di rimedi», come era successo in un precedente anno scolastico, concluso con «esito più che positivo» in una scuola di Trieste, quando il ragazzo è stato seguito dal padre e ha evidenziato capacità di recupero.

Foto copertina: ANSA

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