Bologna: il ministero della Salute dovrà risarcire una bambina danneggiata da vaccino
08/07/2017 di Redazione
La sentenza d’appello risale al 4 luglio scorso e occorre conoscere ancora le motivazioni ma il Ministero dovrà risarcire un bambina danneggiata a causa di un vaccino. Lo ha stabilito la Corte d’appello di Bologna che condanna il dicastero seguito dal ministro Beatrice Lorenzin a un indennizzo, con una maggiorazione della cifra corrisposta.
A darne notizia sui social è l’avvocato Marcello Stanca, molto seguito dal popolo free vax.
La bambina, secondo quanto previsto nel ricorso seguito dal legale, risultava danneggiata dal vaccino antipolio. Dopo la somministrazione la piccola ha subito una paresi flaccida a uno degli arti inferiori. Quella di Bologna è una battaglia legale partita nel 2005 e vinta in appello. Si basa sulla legge 210/92 che stabilisce i risarcimenti alle persone danneggiate in modo irreversibile da trasfusioni e vaccini.
L’avvocato Stanca sarà presente oggi alla manifestazione di Catania in difesa della libertà vaccinale. «C’è la sentenza appena arrivata – spiega sui social – che riconosce un altro danno da vaccinazione. Porta fortuna a tutti vincere in Corte d’Appello il giorno dell’abbraccio di libertà».
Non è facile esser risarciti in Italia. Ma non perché non esistono i mezzi per provare o meno un indennizzo. Le sentenze ci sono ma spesso i rimborsi tardano. Dal 2001 le competenze in materia di indennizzi sono passate alle Regioni, chiamate ad anticipare le somme che deve lo Stato. Ecco qui come sta risolvendo, ad esempio, la Regione Lazio. Per questo, davanti alla discussione sulle modifiche del decreto Lorenzin, il parere della Commissione Bilancio è fondamentale. Quanto può risarcire lo Stato le eventuali persone danneggiate? Nella prima versione del decreto fu segnalata l’assenza di stime per gli eventuali indennizzi dovuti per danni derivati dalle vaccinazioni, così come il conteggio sui risparmi per la minore necessità di cure.