La bufala dell’infiltrato dell’ISIS tra i rifugiati

08/09/2015 di Redazione

La storia di Laith Al Saleh è stata raccontata nei dettagli da Associated Press, poi qualcuno ha preso le sue foto da The Atlantic e ha lanciato l’allarme, indicandolo come un uomo dell’ISIS.

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I TERRORISTI ALL’OPERA CONTRO I MIGRANTI –

Settantamila condivisioni per questo post su Facebook nel quale si racconta che il povero Saleh è un uomo dell’ISIS, molte di più prodotte della ulteriori condivisioni a cascata. Saleh è invece un ribelle siriano abbastanza noto, che è stato ritratto sull’isola greca di Kos il 15 agosto scorso, mentre fuggiva insieme alla famiglia. Dopo 4 anni di guerra per le strade di Aleppo, la sua città, Saleh ha detto stop e ha deciso di mettere in salvo i suoi in Europa, di portarli via da una città ormai distrutta che fin dall’inizio del conflitto è stata contesa tra governo e ribelli, ai quali poi si sono aggiunti gli uomini dell’ISIS.

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L’ISIS NON VIAGGIA SUI BARCONI –

La bufala è chiaramente un artificio doloso, sia AP che Atlantic non lasciavano dubbi sull’identità di Saleh, peraltro abbastanza noto, ma qualcuno ha pensato bene di approfittare della sua foto per raccontare un’altra storia, quella che piace agli xenofobi e a chi fa terrorismo cercando di dire che quei milioni di profughi vanno tenuti alla larga perché in mezzo potrebbero esserci i terroristi che vengono a colpirci. Ma, a parte che non si è ancora visto un commando dell’ISIS partire dalla Siria per colpire l’Europa, il califfo ha ai suoi ordini decine e decine di fanatici dotati di passaporto europeo che non avrebbero per niente bisogno di mescolarsi ai profughi e correre i rischi che corrono loro per venire in Europa.

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