Le incredibili foto taroccate dei feriti durante il referendum sulla Catalogna | GALLERY
05/10/2017 di Gianmichele Laino
Non c’era davvero bisogno di queste immagini fake per dare maggiore rilevanza a un fatto storico che già, di per sé, assume un significato molto alto. Da qualche giorno circola una bufala sui feriti in Catalogna, durante gli scontri tra manifestanti e Guardia Civil fuori dai seggi del referendum per l’indipendenza del 1° ottobre. Alcune immagini – quelle più cruente di fatto – sarebbero state ritoccate ad arte, oppure sarebbero state riproposte fuori contesto (perché si riferivano ad altre manifestazioni precedenti).
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A svelarlo è la pagina Facebook di debunking spagnola Maldito Bulo, ripresa successivamente da alcuni siti tematici italiani come il blog di David Puente o il portale Bufale.net. I gestori della pagina hanno messo a confronto alcune fotografie circolate sui social all’indomani del referendum sulla Catalogna con altre manifestazioni che si sono svolte in Spagna negli anni scorsi.
BUFALA FERITI CATALOGNA, GUARDA LE IMMAGINI
BUFALA FERITI CATALOGNA, IL DEBUNKING
Sotto la lente d’ingrandimento, nello specifico, sono finite le fotografie di un ragazzino con la testa grondante sangue e di un altro uomo che perdeva sangue dall’occhio, dal naso e dalle labbra. In realtà, la prima fotografia è reale, ma si riferisce a fatti e circostanze del 2012, quando i manifestanti di un corteo contro le misure di austerity furono presi a manganellate dalle forze dell’ordine. Lo stesso vale per la foto dell’uomo con il volto insanguinato: la foto risale sempre al 2012 e inquadra un minatore che stava marciando per la tutela dei propri diritti.
Un’altra fotografia, che ferma l’istante in cui entrano a contatto manifestanti e poliziotti che travolgono una bandiera catalana, è stata successivamente ritoccata: l’immagine, stavolta, ritraeva effettivamente un momento di tensione durante il referendum, ma la bandiera è stata aggiunta con un programma di post produzione fotografica in un secondo momento.
Altri dubbi riguardano foto di una donna e di altri manifestanti dal volto insanguinato: con ogni probabilità colui che ha fatto il ritocco – piuttosto grossolano – ha aggiunto il fiotto di sangue in un secondo momento. C’era bisogno di esasperare il dramma per dare «più profondità» a una vicenda già drammatica di suo?