Roberto Burioni critica il padre della bambina ricoverata per tetano a Torino

10/10/2017 di Redazione

Roberto Burioni ha commentato sul suo profilo Facebook l’intervista del padre della bambina ricoverata all’ospedale infantile Regina Margherita di Torino per una sospetta infezione di tetano. Il noto immunologo ha criticato con parole aspre le dichiarazioni del padre, che nel colloquio con La Stampa aveva rimarcato come fosse sbagliato criminalizzare i genitori che scelgono di non vaccinare i loro figli.

BURIONI CRITICA DURAMENTE IL PADRE DELLA BAMBINA MALATA DI TETANO

Burioni, che aggiunge un verosimilmente alla sospetta infezione da tetano, rimarca come questo tipo di vaccino sia molto sicuro, affidabile al 100% o quasi. Il docente universitario e medico spiega in una lunga riflessione il problema posto da simili genitori, che mettono a repentaglio la salute dei loro figli con convinzioni antiscientifiche.

Burioni

«Io mi chiedo come possiamo definire un signore che, pensando di potere capire cose che palesemente non ha mai studiato, ha l’arroganza di potere compiere scelte al di fuori della sua portata intellettuale e culturale, mettendo in pericolo gravemente la vita non sua, ma dei suoi figli. Fa la stessa cosa con i freni dell’auto, si informa e li modifica dall’alto della sua sapienza? Chiedo ai legali che leggono questa pagina, è proprio vero che “Non si possono mettere all’indice genitori che come noi hanno fatto delle scelte che non tutti condividono, ma che sono state ragionate attentamente”? L’avere ragionato attentamente è qualcosa che rende esenti da colpe i genitori?».

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Roberto Burioni si interroga sui motivi per cui il padre della bambina malata di tetano non sia chiamato a rispondere delle sue responsabilità per la malattia della figlia. «I bambini sono dei cittadini che hanno il diritto alla salute o sono semplicemente dei pupazzi in mano ai genitori che hanno diritto di vita e di morte su di loro in nome della loro ignoranza, arroganza e stupidità?Lo stato deve proteggere questi bambini e tutti noi dobbiamo fare sentire forte la nostra voce per difenderli da questa terribile congiura dei somari».

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