Spagna, incidente a bus di studenti Erasmus, Farnesina: «Fino a 7 italiani fra le vittime»
20/03/2016 di Redazione
È di 13 morti il bilancio ancora provvisorio dell’incidente a un bus di studenti dell’Erasmus che viaggiava lungo l’autostrada Ap7, che unisce Valencia a Barcellona. L’incidente è avvenuto all’alba di domenica mattina, all’altezza della città di Tarragona. Tutte le studentesse a bordo del bus erano ragazze, di 22 nazionalità diverse e di età compresa tra i 22 e i 29 anni. Secondo quanto si apprende i feriti sarebbero 34, di cui 3 considerati «molto gravi», 9 «gravi» e 22 «non gravi». Tra loro anche quattro italiani tre ragazze e un ragazzo.
Ci sono italiani tra le 13 vittime dell’incidente. A riferirlo sono state domenica fonti della Farnesina. Le famiglie dei connazionali sono invitate a rivolgersi alla sala operativa dell’unità di crisi della Farnesina al numero 0636225. Non c’è ancora conferma ufficiale da parte delle autorità spagnole, ma le vittime italiane dell’incidente del bus in Catalogna, come riferito ancora il Ministero degli Esteri, potrebbero essere fino a sette. Il console italiano a Barcellona ha cominciato e prosegue le verifiche negli ospedali. Sui quotidiani italiani sono cominciati a circolare anche i nomi dei ragazzi coinvolti nell’incidente. La Stampa ha indicato Valentina Gallo, originaria di Firenze, tra le vittime. E le studentesse Annalisa Riba ed Elena Maestrini tra gli studenti feriti.
Il cuore spezzato per le vittime italiane e per le altre giovani vite distrutte nell’incidente in Spagna.
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 20 marzo 2016
INCIDENTE BUS ERASMUS IN SPAGNA, LA DINAMICA
Il bus (con a bordo 57 ragazzi) sarebbe uscito di strada intorno alle 6 di domenica mattina: si trattava di un bus che viaggiava in convoglio con altri quattro mezzi, di rientro da Valencia, dove gli studenti avevano assistito al celebre festival di fuochi d’artificio di Las Fallas. La gita era stata organizzata dall’European Students Network per gli studenti in Erasmus a Barcellona, in diverse facoltà dell’ateneo locale. Come descritto dalla stampa spagnola, il viaggio dei bus con gli studenti era partito da Valencia alle 4 del mattino. I mezzi viaggiavano in fila indiana lungo l’autostrada. Il quarto bus era guidato da alejandro Lopez, titolare dell’autolinea, che improvvisamente si è accorto che non era più seguito dal quinto. Il conducente a qual punto ha cominciato a telefonare all’autista dell’altro bus, senza ricevere risposta, ed ha poi deciso di fermarsi in un’area di servizio, invitando anche gli studenti a telefonare i colleghi. Poi l’avvertimento alla polizia, che era appena giunta a conoscenza dell’incidente.
Il bus a quanto pare ha prima colpito il guard-rail sulla destra della carreggiata ed è poi sbandato verso sinistra, fino a finire sulla carreggiata opposta, dove è avvenuto lo scontro con un’auto. La corsa del veicolo si è interrotta in una cunetta, dove il mezzo si è ribaltato su un fianco.
INCIDENTE BUS ERASMUS IN SPAGNA, IPOTESI ERRORE UMANO
Ancora da stabilire le cause dell’incidente: il bus è uscito di strada al chilometro 333 dell’autostrada Ap7, ribaltandosi e colpendo un altro veicolo che veniva dalla parte opposta. Jordi Janè, ministro degli Interni del governo catalano, ha parlato di «un errore umano». L’autista è ferito in modo lieve, ma tutti i test per accertare se fosse in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, eseguiti durante il fermo dell’uomo, sono risultati negativi. L’ipotesi su cui lavora la polizia è che l’autista possa essere stato vittima di un colpo di sonno. L’uomo, 47 anni, lievemente ferito nell’indicente, è indagato per omicidio colposo plurimo. Era alle dipendenze della ditta Autocare Aljandro da ben 17 anni. L’ipotesi del colpo di sonno dell’autista deriva dalla dinamica dell’incidente e dalle condizioni di visibilità e di asfalto, che erano buone.
INCIDENTE BUS ERASMUS IN SPAGNA, STUDENTI A BORDO DA 22 PAESI
Gli studenti a bordo del bus venivano da paesi di ogni continente: Italia, Francia, Olanda, Finlandia, Ungheria, Germania, Svezia, Norvegia, Svizzera, Repubblica Ceca, Nuova Zelanda, Regno Unito, Perù, Bulgaria, Polonia, Irlanda, Palestina, Giappone, Ucraina. Sul posto è giunto anche il console generale d’Italia a Barcellona.
In aggiornamento.
(Photocredit copertina: EPA / JAUME SELLART – ANSA)