Camorra: Belen, Aida Yespica e Valeria Marini sul book nelle mani del boss

11/02/2016 di Redazione

I boss della camorra avevano nelle mani un book con le foto di modelle e soubrette da contattare per la partecipazione a matrimoni e feste private. È quanto emerge da alcuni verbali, risalenti al 2011, con le dichiarazioni di pentiti del Cartello degli Scissionisti, attivo nel traffico di droga nell’hinterland napoletano e protagonista della faida di Scampia del 2004. Il clan degli Amato-Pagano aveva intenzione di procurarsi vip del mondo dello spettacolo ed era in possesso di una lista con nomi e immagini (realizzato a Milano da una persona “vicina a Lele Mora”) come Belen Rodriguez, Analaura Ribas, Barbara Guerra, Aida Yespica e Valeria Marini.

 

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CAMORRA: BELEN, YESPICA, MARINI E GUERRA SUL BOOK NELLE MANI DEL BOSS

Per la loro presenza gli uomini della camorra sarebbero stati disposti a sborsare 25mila euro, ma non ci sono prove né di contatti né di accordi. Le feste saltavano anche per i guai giudiziari dei boss. Scrive oggi Vincenzo Iurillo sul Fatto Quotidiano:

Avrebbero dovuto parteciparvi note showgirl da scegliere sul ‘book’ proveniente da Milano. Verbale di Biagio Esposito: “In questo book erano raffigurate ricordo i nomi di Aida Yespica, Valeria Marini, un’altra che si chiamava Barbara di cui non ricordo il cognome (verrà poi identificata in Barbara Guerra, ndr)”. Per invitarle alle feste e a trascorrere la notte c’era un tariffario da 25.000 euro “per come mi disse Lello. C’era da parte nostra l’interesse per la Yespica e quella Barbara. Cesare Pagano (uno dei capi degli Scissionisti, ndr) voleva fare un regalo a Mario amico di Lelluccio ‘o Parente entrambi narcotrafficanti di cocaina”. Il book sarebbe stato portato nel covo di Cesare Pagano a Quarto: “Non era un book rilegato, c’erano delle foto stampate al computer e in bianco e nero, con una ragazza e il rispettivo nome”. “Cesarino Pagano –prosegue – ci disse se era possibile prendere Belen per fare un regalo a Mario, solo che Belen era impegnata nel mondo della pubblicità e film e non era possibile, quindi chiesero ad Aida, ma anche in questo caso non fu fatto niente”. Dai verbali anche l’episodio di uno spogliarello di Fabrizio Corona alla festa dei 18 anni della figlia di Elio Amato e le incursioni del 2009 della coppia Corona-Belen in un noto ristorante di Pozzuoli “a disposizione degli Amato” tanto che il proprietario, affermano i pentiti, oltre a sbandierare la sua amicizia coi due, inviava i suoi cuochi a cucinare nei nascondigli del boss.

Alle dichiarazioni pubblicate ha subito risposto Belen, parlando di «diffamazioni senza fondamento». «Mai e poi mai è uscito nulla di compromettente sul mio conto», ha fatto sapere. Il messaggio della showgirl è stato postato sui social network:

«Questa è la seconda volta che compaio su tutti i titoli dei quotidiani affiancata alla camorra. Io sono una donna forte assolutamente, ma anche noi ogni tanto crolliamo, e non mi piace sentirmi così per colpa di determinate persone che pur di fare notizia si riempiono la bocca d’aria. Sono stata sempre accostata ai peggiori scandali, dalla politica alla mafia, con quale colpa mi chiedo io? Mai e poi mai è uscito nulla di compromettente sul mio conto, solo diffamazioni inutili senza fondamenta, sono stata intercettata per anni, e ne sono uscita sempre a testa alta, hanno buttato solo tempo e denaro».

(Foto: ANSA / CESARE ABBATE)

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