La Cappuccetto Rosso che cammina nel gelo della Siberia per salvare la nonna

14/03/2017 di Redazione

Una bambina siberiana, soprannominata Cappuccetto Rosso dalla stampa locale, è stata celebrata come un’eroina per aver tentato di salvare la nonna. La piccola, di soli 4 anni, che vive nella regione di Tuva, uno dei territori più remoti della Siberia, ha affrontato infatti il gelo polare della taiga- meno 24 gradi – e il rischio di incontrare i lupi quando si è accorta che sua nonna aveva subito un grave problema fisico. Il nonno, non vedente, non era in grado di curare sua moglie, e allora la piccola bambina si è messa in viaggio da sola per raggiungere la più vicina abitazione. La bambina siberiana viveva completamente isolata insieme alla sua famiglia: la casa più vicina si trovava a diversi chilometri. Di notte, al freddo e con la strada completamente ricoperta di neve la piccola ha camminato per diverse ore, prima di essere vista dal suo vicino, che vive a oltre 8 chilometri da casa sua. La bambina si è ricordata di come la nonna camminasse sempre vicino al fiume ghiacciato per raggiungere le abitazioni più vicine, ma ha dovuto muoversi dentro mucchi di neve che a volte le arrivavano al petto.  La piccola ha raccontato immediatamente il motivo del suo viaggio, ed è stato allertato immediatamente un medico per raggiungere la nonna malata. Quando il dottore è arrivato però la donna si trovava già morta per colpa di un attacco di cuore. La bambina è stata celebrata come un’eroina per il coraggio dimostrato, anche se la madre potrebbe esser sottoposta a indagine per aver lasciato incustodita una minore, alla luce delle condizioni di malessere fisico dei suoi genitori.

Foto copertina: Siberian Times

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