Pugni e scosse elettriche contro i marocchini: le intercettazioni che inchiodano i carabinieri di Aulla | VIDEO
27/10/2017 di Redazione
A giugno 4 carabinieri di Aulla sono finiti in manette (uno è in carcere, gli altri tre agli arresti domiciliari) nell’ambito di un’indagine molto estesa su abusi e violenze. Secondo la procura di Massa e Carrara, che per un anno ha messo le cimici dentro le loro volanti, i militari in turno avrebbero sistematicamente malmenato con pugni, schiaffi, calci e scosse elettriche le persone fermate, per lo più marocchini, sospettati di spaccio. Piazzapulita è riuscita ad avere l’audio esclusivo delle intercettazioni ambientali dei carabinieri di Aulla: li si sente urlare contro un marocchino fermato e poi colpirlo. Lo accusano di aver buttato via il bilancino. «Dimmi dove l’hai buttato, perché se no ti faccio male». «Dove cazzo l’hai buttato, pezzo di merda?» e via di insulti di questo tipo, intervallati dai gemiti di dolore dell’uomo, colpito con scariche elettriche, di cui si sente il rumore.
L’INTERCETTAZIONE DEI CARABINIERI DI AULLA, MENTRE USANO LE SCARICHE ELETTRICHE SU UN MAROCCHINO
La voce che impreca contro il marocchino è quella del brigadiere Alessandro Fiorentino, tra i quattro carabinieri di Aulla arrestati a giugno e ancora detenuto nel carcere di Verbania. «Insieme a lui – racconta la giornalista di Piazzapulita, Micaela Farocco – altri 33 carabinieri della caserme di Aulla, Licciana Nardi e Pontremoli sono accusati a vario titolo di violenza aggravata, violenza privata, violenza sessuale, sequestro di persona, corruzione e abuso d’ufficio».
I COMMENTI RAZZISTI SU FACEBOOK DEI CARABINIERI DI AULLA
Oltre all’impressionante audio del fermo, l’odio del brigadiere Fiorentino per gli stranieri si evince chiaramente anche dai suoi post su Facebook. «Qualcuno sa dirmi se quel “non gettare alcun oggetto dal finestrino” sul treno comprende anche gli zingaracci?», chiedeva un giorno ai suoi amici. Le risposte sono atroci: «Ingrassa il manganello», «Io ti posso donare un cavo elettrico di una certa dimensione…», «Ci vuole il napal: estirparli alla radice insieme al nostro governo che vuole e sta promuovendo di togliere il reato di clandestinità. Morissero tutti bastardi. Non gli bastano gli zombi che sono in giro. Schifosi lerci».
I CARABINIERI DI AULLA A PIAZZA PULITA: «SONO COSE CHE SONO SEMPRE ACCADUTE»
Nelle carte della procura di Massa e Carrara si leggono i commenti che i carabinieri di Aulla avrebbero fatto a proposito dei marocchini fermati: «Minchia le botte che hanno preso quei due neri…penso che se le ricorderanno finchè campano», «Questo che non voleva entrare in macchina: quante gliene abbiamo date? Negro entra dentro la macchina, negro di merda». Un atteggiamento che due dei carabinieri indagati hanno difeso così durante l’intervista a Piazzapulita: «Il fatto di prendere con prepotenza il delinquente è sempre accaduto. Siccome i marocchini sono bugiardi dalla nascita…a loro nelle vene non gli scorre il sangue, gli scorre il veleno, gli scorre la bugia, il marocchino è così», spiega uno. «Se vuoi stare in mezzo alla strada, devi lavorare così: non puoi rispettare il Codice penale, devi essere cattivo, perché ti mettono i piedi in faccia, perché ti ridono in faccia».
Nel comune della Lunigiana sconvolto dallo scandalo di quella che è stata soprannominata “la caserma degli orrori”, però, in molti stano dalla parte dei carabinieri. «Io non ho mai sentito dire che un carabiniere abbia usato violenza nei confronti di un territoriale, di uno di noi autoctoni. Se se la sono presa, forse se la sono presa con gente che meritava di prendersele». «Per salvaguardare il cittadino, secondo me un carabiniere può spingersi anche oltre le leggi, perché in Italia non ci sono le leggi. Dare un calcio in culo a uno che lo becchi tre volte in una settimana a rubare o a delinquere, secondo me fa bene. Io gli darei delle bastonate», spiegano alle telecamere di Piazzapulita alcuni cittadini di Aulla seduti al bar.