«Troppi carabinieri a vigilare sulla villa di Celentano. Sguarnita la zona di Galbiate»
06/03/2017 di Redazione
Adriano Celentano e le incursioni di sconosciuti nella sua villa stanno diventando un problema serio. E una polemica. Il primo cittadino di Pescate, Dante De Capitani, spiega al Corriere come, per sorvegliare la casa del molleggiato, il territorio resti senza copertura delle forze dell’ordine.
Una solerzia e un’attenzione che non tutti hanno accolto di buon grado. «Galbiate fa parte di una circoscrizione che comprende cinque Comuni con un totale di 25 mila residenti — dice il primo cittadino di Pescate —. L’unica caserma dei carabinieri di riferimento, per tutti, è quella di Olginate, che può contare su otto militari dell’Arma. È evidente che, se tutti o quasi vengono impiegati per garantire la sorveglianza della villa di Celentano, il territorio resta sguarnito».
Pescate, poco più di duemila abitanti, si affaccia sul lago di Garlate. «Il problema dei furti nelle abitazioni, comprese le ville che ci sono in paese, è molto sentito nella nostra zona — prosegue Dante De Capitani —. I residenti sono preoccupati e questo è un reato che tocca molto le persone. I cittadini sono tutti uguali e tutti hanno diritto ad essere tutelati e a potersi sentire sicuri. Non è giusto creare differenze tra il personaggio famoso e gli altri, qui si parla di sicurezza».
Qualche giorno fa Adriano Celentano denunciò via blog l’intrusione di alcuni estranei nella sua abitazione. Da quel momento in poi – secondo il sindaco – ci sarebbe stata una particolare attenzione verso la villa di Galbiate. Secondo De Capitani però non ci devono esser cittadini di serie A e cittadini di serie B. Oltre a sfogarsi pubblicamente, il sindaco si è rivolto direttamente anche ai carabinieri di Olginate. «Ho fatto presenti le mie perplessità — ha spiegato al Corriere —. Mi hanno rassicurato, mi hanno detto che per quel servizio non sono stati impiegati solo i carabinieri della nostra stazione e che il presidio del territorio è garantito. Ma è evidente che non è così e la situazione per noi rimane critica, vogliamo risposte».
(foto copertina ANSA/MATTEO BAZZI)