L’ira di Carlo Calenda contro Report

05/12/2017 di Stefania Carboni

Il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda se la prende con Report, programma Rai che ieri ha parlato del caso Ilva di Taranto. Ieri ha twittato come un matto controbattendo al servizio andato in onda.

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guarda il video:

Ecco cosa riportava Report:

La vicenda Telecom sta facendo emergere la dismissione della grande azienda italiana, perché una parte importante dell’industria del nostro paese sta andando all’estero. La francese Vivendi, con appena il 23,9%, controlla Telecom, all’Ilva di Taranto, dopo anni di querelle e un’infinità di decreti in deroga alle autorizzazioni ambientali, arrivano gli indiani di Mittal. Le trattative con i sindacati sono in corso ma anche i ricorsi al Tar, e c’è il rischio che salti tutto: il ministro Carlo Calenda il 29 novembre ha bloccato i tavoli. Intanto l’alta moda e il lusso vanno ai francesi, la Sardegna al Qatar, così come Meridiana, mentre speriamo di vendere Alitalia. Ma quando Fincantieri, azienda pubblica, cerca di ingrandirsi e firma un contratto per assorbire i cantieri navali francesi, la politica d’oltralpe ci blocca. Giovanna Boursier intervista in esclusiva il ministro dello Sviluppo Calenda.

Il ministro Calenda, in sostanza, ha replicato alla redazione via Twitter precisando su alcuni punti. In primis sulla gara d’appalto tra due realtà. Secondo Report le due cordate concorrenti per il controllo dell’Ilva avevano offerto grosso modo la stessa cifra. «La differenza – spiega l’inviata di Report – era carbone o gas, nella produzione. I commissari di governo hanno scelto il carbone». Su questo Calenda ha controbattuto con un tweet: «1.800 contro 1.200 non è grosso modo la stessa cifra in una gara, tutte e due andavano a carbone, una avrebbe prodotto anche a gas (ma a quale prezzo del Gas è ignoto) dal ’24, ma investiva meno su copertura parchi con progetto oggi non cantierabile. Assumeva e pagava meno persone». Per questo, spiega il ministro, è stata scelta la seconda opzione.

Non solo.

In un altro tweet Calenda precisa: «Non sta ad un ministro giudicare una trasmissione giornalistica. Mentre è doveroso precisare se ci sono inesattezze e sarebbe altrettanto doveroso, ma è troppo chiedere, per la trasmissione darne conto».

REPORT: CALENDA – A SORPRESA – INCONTRA IL SINDACO DI TARANTO

Intanto è partito in queste ore il dialogo tra Comune di Taranto e Governo sull’Ilva. Il sindaco ha anche sentito il governatore pugliese Michele Emiliano, e i due enti locali pugliesi potrebbero, dopo la convocazione del tavolo, ritirare il ricorso al Tar. La schiarita oggi al termine di un incontro di circa due ore a Palazzo di Città tra il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, e il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda. Sarebbe stato il ministro a prendere l’iniziativa e a decidere di compiere una visita lampo a Taranto. Calenda è arrivato intorno alle 10.30 ed è uscito due ore dopo. «Convocherò subito il tavolo per Taranto – ha detto – lo farò oggi stesso dopo aver acquisito la disponibilità del sindaco di Taranto e del governatore, e a fronte di questa convocazione ci sarà il ritiro del ricorso». «Credo che venire qui a parlare – ha detto il ministro – fosse un gesto doveroso. Le relazioni personali aiutano specie quando si tratta di superare qualche incomprensione che c’e’ stata in questi giorni. Poi, sia io il che il sindaco veniamo dalla società civile e questo aiuta». «Sono disponibile a fissare il tavolo per Taranto sulla base di un ordine del giorno che abbiamo concordato con il sindaco», ha aggiunto Calenda. Lo stesso ministro ha poi indicato i punti che saranno oggetto di discussione: valutazione del danno sanitario, analisi del Dpcm, copertura dei parchi minerali, utilizzo delle risorse, pari a 30 milioni, per il sostegno alle aree di disagio e dei giovani di Taranto, bonifiche dell’amministrazione straordinaria Ilva per le quali ci sono un miliardo e 80 milioni di euro nella disponibilità dei commissari che si aggiungono al miliardo e 100 di Mittal, centro di ricerche a Taranto da parte di Mittal «per il quale il Governo, attraverso un accordo di programma, punta a farne un’eccellenza per lo studio delle tecnologie carbon free», e provvedimenti per l’indotto.

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