CasaPound celebra il suo successo a Ostia
06/11/2017 di Andrea Mollica
CasaPound ha ottenuto il 9,08% alle elezioni del X municipio di Roma. Il candidato dell’estrema destra Luca Marsella è arrivato quarto, dietro gli esponenti del M5S, del centrodestra e del PD. La lista di CasaPound Italia ha sfiorato l’8%, ottenendo così una rappresentanza nel consiglio municipale di Ostia.
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Il risultato del movimento che si richiama apertamente al fascismo è molto positivo, anche se meno clamoroso di alcune previsioni, che reputavano possibile un sorpasso del PD e il superamento della soglia del 10%, favoriti dalla bassa affluenza. Poco più di un terzo degli aventi diritto al voto è andato a votare per le municipali di Ostia, ma una partecipazione così scarsa ha garantito a CasaPound la percentuale indicata dai pochi sondaggi fatti in precedenza. Il 9% raggiunto in un municipio di Roma conferma i risultati positivi già raggiunti in diverse città italiane alle ultime amministrative. Dati definiti come un successo da CasaPound, che celebra un trionfo capace di spingerla verso il Parlamento.
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«Grande successo per Luca Marsella e CasaPound alle elezioni del X Municipio di Roma. Al momento i risultati sono ancora parziali, ma il dato generale è intorno al 9%, con picchi quasi del 20% nei quartieri più popolari. Ad Ostia e dintorni CasaPound entra nel consiglio municipale, proseguendo nel solco dei grandi risultati di Lucca, Bolzano, Lamezia, Todi e tutti quei comuni italiani in cui ha eletto consiglieri comunali.La sfida per le elezioni nazionali è lanciata, il 3% per entrare in Parlamento è alla portata». ha scritto CasaPound sul suo profilo Facebook. Su Twitter il vicepresidente Simone Di Stefano, candidato sindaco a Roma nel 2016 e candidato come capo politico nel 2013, ha rimarcato altresì il grande successo del movimento a Ostia. «Ad #Ostia CasaPound al 10%. Dato in crescita rispetto ai successi di Bolzano, Lucca, Todi etc. Il 3% nazionale sarà superato! Preparatevi». L’entusiasmo di CasaPound per simili risultati è comprensibile, anche se il 9% in una elezione municipale con il 36% di affluenza non è esattamente il più indicativo dei dati elettorali.