Caso Lotti, chi è Luigi Marroni: dalla Fiat alla Sanità e poi alla Consip
24/12/2016 di Redazione
Vice presidente di Chn, la holding delle macchine agricole della galassia Fiat. Direttore generale della Asl di Firenze. Assessore regionale alla Sanità in Toscana. Amministratore delegato di Consip. Sono le principali tappe della carriera di Luigi Marroni, il manager che ha scatenato il ‘putiferio’ di Natale. Come rivelato dal Fatto Quotidiano il ministro dello Sport Luca Lotti risulterebbe infatti indagato per favoreggiamento e rivelazione di segreto proprio a seguito delle dichiarazioni dell’ad della centrale acquisti della pubblica amministrazione. La storia del manager viene raccontata oggi da Sergio Rizzo sul Corriere della Sera.
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LUIGI MARRONI, DALLA FIAT ALLA SANITÀ E ALLA CONSIP
Luigi Marroni da Castelnuovo Berardenga, in provincia di Siena, viene definito da alcuni un renziano ‘a quattro ruote motrici’, è arrivato alla Consip nel 2015 (dopo essere stato assessore in Toscana) al posto di Domenico Casalino, dirigente nominato da Giulio Tremonti e confermato da Mario Monti ed Enrico Letta. A mettere il suo nome nell’urna sarebbe stato proprio Lotti:
Il fatto è che nel 2004 Marroni diventa direttore generale della Asl di Firenze, e ci resta un bel po’, durante tutto il periodo in cui Renzi è presidente della Provincia. I due si conoscono, e familiarizzano, grazie a quella circostanza. Poi nel 2009 il futuro premier diventa sindaco di Firenze e le relazioni si intensificano.
Il vero sponsor di Marroni però si chiama Enrico Rossi, potente azionista del pd toscano. Marroni è senese: tifoso della contrada dell’Istrice come suo fratello Carlo, giornalista del Sole 24 ore e già direttore dell’agenzia di stampa Radiocor. È ingegnere e per più di vent’anni lavora alla Fiat fino a diventare vice presidente di Cnh, la holding delle macchine agricole. Fa base a Londra, ma in quel periodo insegna anche alla Sant’Anna di Pisa. Ed è lì che la sua strada si interseca con quegli ambienti politici di cui Rossi, che è stato anche sindaco di Pontedera sostenendo iniziative come il Polo tecnologico collegato alla stessa Sant’Anna, è espressione. Poi un bel giorno la Fiat entra in crisi: la crisi più brutta che si ricordi, e tutto il ponte di comando dal presidente Paolo Fresco in giù toglie il disturbo.
A quel punto Marroni accetta la proposta di Rossi, allora assessore alla Sanità, di guidare l’Asl fiorentina. E quando Rossi prende il posto di Claudio Martini alla presidenza, il manager va ad occupare la poltrona dell’assessorato:
I suoi sostenitori dicono che ha fatto della sanità toscana la migliore d’Italia, riducendo da 12 a tre il numero delle Asl. Lui stesso rivendica poi in privato di aver fatto risparmiare in un solo anno con la sua gestione della Consip due miliardi di spesa pubblica.
(Foto di copertina da archivio Ansa)