C’era una volta il Muro di Berlino

09/11/2014 di Mazzetta

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L’ESODO VERSO OVEST – Arrivati al 1961, quasi il 20% degli abitanti della nuova repubblica se n’erano andati, tre milioni e mezzo di persone, in particolare gli uomini in età da lavoro e le persone più qualificate, lasciando l’Est con appena il 61% di popolazione in età da lavoro. Fino al 1952 non ci fu alcuna difficoltà a muoversi da Est a Ovest e viceversa, poi in quell’anno fu introdotto un sistema di controllo dei transiti e in seguito furono introdotte sempre maggiori limitazioni, rendendo infine impossibile il passaggio a Ovest. Restava però il buco rappresentato da Berlino, un’enclave della Repubblica Federale Tedesca in territorio orientale alla quale si poteva accedere liberamente, le due parti della città non erano in alcun modo separate e i cittadini dell’Est potevano espatriare a piedi, in taxi e persino in metropolitana, che era rimasta una per tutta la città. Fu così che fu deciso di chiudere Berlino Ovest all’interno di un muro, che non serviva a tener dentro chi vi abitava, ma a tenere fuori i tedeschi dell’Est e secondariamente a evitare loro scomodi paragoni tra come si viveva nelle due metà della capitale. La differenza genererà anche alcuni casi curiosi, come quello del tedesco dell’Ovest più volte colto a scavalcare perché faceva prima, e mai punito, o come l’abitudine dei punk della capitale di sfuggire alle cariche della polizia dell’Ovest scappando a Est. A chi scavalcava in senso inverso a quello proibito non succedeva niente.

IL MURO DELLA DISPERAZIONE – Il muro fu una tremenda sconfitta per i sovietici e per la propaganda comunista in senso più ampio, perché Berlino dimostrava che il sistema comunista aveva bisogno di trattenere i suoi cittadini a forza, un concetto che poi sarà ribadito con l’instaurazione di un sistema totalitario che sottoporrà i suoi cittadini a decenni d’asfissianti controlli polizieschi. Il muro di Berlino ha rappresentato per decenni il simbolo europeo della Guerra Fredda che oppose i due blocchi, che non sono mai stati formalmente in guerra tra loro e che in particolare in Europa non hanno mai combattuto dal dopoguerra ad oggi. Due blocchi che elessero Berlino a teatro di un confronto teso e spietato, una battaglia fatta di simboli, ma anche di barriere e di guardie armate con il colpo in canna. Il muro peraltro fu accolto con sollievo dagli alleati, la sua costruzione  indicava che i sovietici non avevano intenzione d’invadere e annettere Berlino Ovest, operazione di fronte alla quale gli alleati avrebbero potuto solo reagire solo con massicce operazioni militari o accettando il fatto compiuto.

 

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