Charlie Hebdo, a Roma sale la paura: meno turisti e metro più vuote

Charlie Hebdo, a Roma sale la paura dopo gli attentati terroristici di Parigi: abbiamo già raccontato di come il dispositivo di sicurezza in città sia stato intensificato e aumentato su tutti gli obiettivi sensibili, sopratutto nei pressi della Città del Vaticano. Secondo i dati disponibili oggi sui giornali in edicola, la paura di un attentato delle forze fondamentaliste islamiche nella Città Eterna sta già toccando settori importanti dell’economia italiana.

CHARLIE HEBDO, A ROMA MENO TURISTI – Primo fra tutti il turismo: Tommaso Tanzilli, presidente di Federalberghi Roma e Lazio, dice chiaramente che in città stanno arrivando “i primi segnali negativi”. Per ora nessuna disdetta, ma le strutture ricettive del Lazio per questo periodo stimavano un certo flusso di prenotazioni che risulterebbe, scrive il Messaggero, “in picchiata”. I clienti meno convinti di venire a Roma sarebbero quelli “giapponesi e americani” perché per loro “un attentato a Parigi è un attentato in Europa, e così tutte le capitali del Vecchio Continente e anche Roma  diventano meno sicure“. Il calo sembra coinvolgere sopratutto, spiega il presidente degli albergatori laziali, gli hotel a Cinque Stelle del centro, destinati alla clientela più esigente.

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CHARLIE HEBDO, A ROMA LA METRO FA PAURA – Anche le metro sono più sgombre. Atac, riporta Repubblica, lunedì ha comunicato che “il numero dei passeggeri sulle linee A e B è calato del 10% rispetto alla normalità del periodo”. Sui vagoni, riporta il quotidiano, si vedono “agenti in borghese” e in divisa fare il giro dei treni: “A quest’ora a volte c’è la calca per salire, con i ragazzi che escono dalle scuole”, mentre secondo i passeggeri incontrati dal giornale la situazione sembra essere molto più tranquilla. “Magari fosse sempre così”, dice qualcuno, “treni puntuali e mezzi vuoti”. Ancora la cronaca di Roma del Messaggero riporta due falsi allarmi bomba lanciati ieri al centro della Capitale: alle 13.30 in via della Gatta, presso palazzo Grazioli, un trolley abbandonato; alle 15 alla metro Spagna, una borsa abbandonata. Entrambi gli episodi sono risultati, come dicevamo, falsi allarmi.
La paura sale, la tensione resta in città.

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