Le due chat di Whatsapp e Telegram che possono costare un avviso di garanzia a Virginia Raggi
23/01/2017 di Redazione
Non una. Sono due le chat (di Whatsapp e Telegram) che possono costare alla sindaca di Roma un avviso di garanzia con l’accusa di abuso d’ufficio per aver promosso a capo ufficio Turismo Renato Marra, fratello del fedelissimo Raffaele Marra, il capo del personale del Comune, lasciando che fosse quest’ultimo ad istruire la pratica.
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CHAT VIRGINIA RAGGI, DUE CONVERSAZIONI CHE POSSONO COSTARE CARO
Ne parla oggi Sara Menafra sul Messaggero. Nella seconda conversazione telefonica Raffaele Marra, che a dicembre è stato arrestato con l’accusa di corruzione, spiega al fratello Raffaele i benefici (anche economici del nuovo incarico):
Una è quella chiamata «Quattro amici al bar» e che teneva costantemente collegati lo stesso sindaco, l’allora vice Daniele Frongia, il capo segreteria Salvatore Romeo e Raffaele Marra, inizialmente capo delle risorse umane e quindi vice capo di gabinetto. L’altra, della quale la procura ha chiesto nei giorni scorsi l’acquisizione sintetizzata in una informativa ora sul tavolo del procuratore aggiunto Paolo Ielo e del pm Francesco Dall’Olio, è quella, tra Raffaele Marra e, per l’appunto,il fratello, Renato. In queste conversazioni, tutte registrate sulla popolare applicazione Whatsapp, i due si confrontano proprio a proposito della promozione alla quale aspira Renato e che effettivamente ottiene. Il tono è ovviamente confidenziale e Raffaele spiega al fratello vigile urbano quali sarebbero i benefici, anche in termini di stipendio, qualora dovesse effettivamente ottenere l’incarico a capo dell’ufficio Turismo. I pm si sono presi qualche giorno per valutare anche queste conversazioni. Il punto, infatti, è capire quanto e se Marra abbia usato il suo rapporto di fiducia col sindaco Raggi per sostenere il fratello sebbene il regolamento comunale vieti ai congiunti di promuoversi a vicenda.
Per quanto riguarda invece la prima conversazione, quella dei «Quattro amici al bar» su Telegram, la sindaca Raggi chiedeva a Raffaele Marra il funzionamento delle ‘fasce’ dirigenziali e di conseguenza delle retribuzioni. Marra rispondeva con una foto della pagina del regolamento comunale, prima sulle ‘fasce’ e poi sui compensi. Ma all’anticorruzione Raggi aveva detto di aver valutato tutto da sola.
(Foto di copertina: )