Il Codacons contro Matteo Renzi: «pubblicità occulta a Apple»
05/05/2016 di Redazione
Il Codacons va all’attacco di Matteo Renzi, accusato di fare pubblicità occulta ad Apple. L’accusa proviene dall’associazione presieduta dall’avvocato Carlo Rienzi, guarda caso candidato a sindaco di Roma ,che – forse in cerca di pubblicità – ha segnalato come nell’ultima puntata di “Matteorisponde“, la finestra di dialogo coi cittadini attraverso Facebook, il Presidente del Consiglio ha mostrato per un’ora a favore di camera un computer Apple con tanto di logo in bella vista.
CODACONS CONTRO MATTEO RENZI, IL TESTO DELL’ESPOSTO ALL’ANTITRUST
Forse Rienzi, che gioca un duplice ruolo in commedia – un po’ fa il difensore dei consumatori, un po’ il candidato sindaco, lanciando un attacco che appare decisamente esagerato, ma comunque molto pesante nei toni verso il Presidente del Consiglio annunciando allo stesso tempo un esposto all’Antitrust. Dove finisce la difesa del consumatore e dove inizia la campagna elettorale del candidato sindaco?
Finora Matteo Renzi si era impegnato a pubblicizzare, specie all’estero, le aziende italiane, promuovendo le eccellenze del nostro paese. Ora il Premier sembra aver cambiato rotta, scegliendo di sponsorizzare un noto marchio americano della telefonia e dei computer: la Apple. Ieri infatti, nel corso dell’appuntamento settimanale del #matteorisponde e in diretta sui principali social network, Renzi è apparso seduto ad una scrivania davanti ad un pc portatile, mostrando in bella evidenza in video il logo della mela, che individua in modo diretto l’azienda statunitense Apple. Ci chiediamo se la scelta del Presidente del Consiglio possa rappresentare una forma di pubblicità occulta, ancor più grave se si considera la provenienza istituzionale del mega spot alla società di Cupertino. Il logo della mela, infatti, poteva essere coperto o nascosto con estrema facilità, una leggerezza che non è sfuggita a tanti consumatori che si sono rivolti al Codacons segnalando l’accaduto. Per tale motivo -si spiega- l’associazione presenterà oggi un esposto all’Antitrust, chiedendo di verificare se la scelta del Premier possa configurare la fattispecie di pubblicità occulta”.