Il cofondatore di Twitter chiede scusa per il contributo alla vittoria di Trump
21/05/2017 di Redazione
Il ruolo del web e in particolare di social network e siti di microblogging nel successo elettorale del presidente degli Stati Uniti Donald Trump è stato determinante. Lo confermano ancora una volta le parole del cofondatore di Twitter Evan Williams, che in un’intervista rilasciata al quotidiano New York Times ha chiesto pubblicamente scusa per il contributo che il social media potrebbe aver dato alla vittoria elettorale di Donald Trump.
LEGGI ANCHE > Angelino Alfano denuncia Gazebo: «Mi diffamano da tre anni»
COFONDATORE TWITTER E LE SCUSE PER IL CONTRIBUTO ALLA VITTORIA DI TRUMP
«È stata una brutta cosa, perché senza Twitter molto probabilmente non sarebbe diventato presidente», ha detto Williams: «Mi dispiace». È stato lo stesso inquilino della Casa Bianca, alcune settimane fa, ad affermare che senza Twitter a quest’ora non sarebbe presidente Usa. Sul sito Trump ha 30 milioni di follower sul suo account personale. Il presidente viene continuamente criticato per comunicare tramite Twitter scavalcando spesso i media tradizionali.
Intanto non si placano le critiche a Trump per la sua complicità con la Russia di Vladimir Putin. Un ultimo attacco è arrivato dal presidente del partito democratico Usa Tom Perez, che ha dichiarato: «È il presidente più pericoloso della storia americana. Se ne deve andare». È da settimane molti democratici auspicano l’impeachment del presidente per le vicende del Russiagate. Si tratta però di un obiettivo difficilmente raggiungibile se si considera che al Congresso i repubblicani sono in maggioranza sia alla Camera che al Senato. E lo saranno almeno fino al 2018, quando ci saranno le elezioni di metà mandato che rinnoveranno gran parte del Congresso.
(Foto da archivio Ansa. Credit: Olivier Douliery / Pool / CNP via ZUMA Wire)