Come scoprire cosa pensano i tuoi colleghi di te
31/07/2012 di Alessandra Cristofari
Trascorrete gran parte della giornata in loro compagnia ma restano un mistero per voi? Da oggi sarete in grado di decifrare perfino i silenzi dei vostri colleghi.
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IL TRUCCO – La Bild svela i misteri del vostro ufficio con una mini-guida per interpretare il pensiero e il comportamento di chi lavora al vostro fianco tutti i giorni. A volte a causa della circostanza o del rispetto del posto in cui si lavora, la vera natura delle persone è blindata ma ci sono dei trucchi per carpire le cose non dette. Basta un movimento del corpo, uno sguardo di più e tutto può venire allo scoperto ma Brigitte Marx-Lang, un’esperta comportamentale, avverte: “Non bisogna mai giudicare una persona da un singolo gesto o da un’azione perché bisogna sempre considerare l’interazione di diversi fattori per comprendere ogni situazione”. Ecco i consigli di Marx-Lang per captare il linguaggio del corpo.
- Ti considerano incompetente se quando parli vieni interrotto: è considerato un segnale di mancato apprezzamento.
- Ti considerano pigro se non hai mai reazioni istintive e, di norma, hai un comportamento “tranquillo” che viene associato alla mancanza di voglia di fare qualcosa.
- Ispiri poca fiducia se appari “infantile” e se parli con “vocine carine”.
- Vieni considerato un po’ troppo appassionato del tuo lavoro se brami sete di conquista e passi la maggior parte del tempo sulla scrivania del tuo collega e gli fai ascoltare anche la musica che scegli.
- Risulti arrogante se alzi spesso il sopracciglio o un angolo della bocca: l’asimmetria del viso viene vista come segnale di disprezzo e antipatia.
- Ti considerano timido se usi stare di solito con le braccia conserte, se fuggi lo sguardo e parli con un tono basso.
Sai quali sono le bugie più frequenti tra colleghi? Ecco le dieci più usate.
- Se il collega dice di essere arrivato in ufficio prestissimo è perché vuole farvi sentire in colpa.
- Se vi viene detto: “È possibile farlo meglio” sappiate che è l’equivalente di: “Non voglio questa spazzatura”.
- Più una persona è insoddisfatta del proprio lavoro e più ne parla bene: se invece il lavoro piace, non se ne parla con i colleghi.
- Se il collega è spesso vestito elegante, sappiate che sta cercando lavoro altrove e non credete alle sue scuse (testimone di nozze, visita dal dottore, etc).
- “Mi sei piaciuto subito”: quando vi viene detto al vostro arrivo la prima volta a lavoro, sappiate che non è vero. I colleghi nuovi sono visti come marziani ma vogliono farvi sentire accettati.
- Se si dimenticano di coinvolgerti nelle uscite in mensa o nell’area caffè, è perché l’avete combinata grossa.
- “In effetti, hai ragione”: non lo pensano mai davvero.
- “Sono stato malato questo fine settimana”: le statistiche mostrano la tendenza delle persone ad ammalarsi dal venerdì al lunedì.
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(L’immagine è di Getty)