M5S, perché le Comunarie a Genova ora sono a rischio

01/04/2017 di Redazione

Un ricorso presentato presso il Tribunale Civile dall’avvocato di Marika Cassimatis, la candidata vincitrice delle Comunarie M5S a Genova poi esautorata da Beppe Grillo, potrebbe mettere a rischio tutto il sistema di votazioni online del Movimento per la scelta dei candidati alle elezioni.

 

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RICORSO DI MARIKA CASSIMATIS, COMUNARIE M5S GENOVA A RISCHIO

Venerdì scorso l’attivista inizialmente scelta dai militanti pentastellati per la candidatura a sindaco nel capoluogo ligure ha presentato due querele alla Procura della Repubblica, per diffamazione, una nei confronti di Grillo, e l’altra destinata ad Alessandro Di Battista. Gli esposti riguardano alcune frasi pubblicate dal garante M5S sul blog del Movimento (Grillo ha accusato la Cassimatis di aver «ripetutamente e continuativamente danneggiato l’immagine del Movimento 5 Stelle, dileggiando, attaccando e denigrando i portavoce e altri iscritti…») e una frase pronunciata dal deputato a Torino («Siamo in una vasca di squali»). Ma la vicenda penale si incrocia con quella civile. Perché la professoressa di geografia chiede di annullare la decisione di escluderla e di azzerare il voto. In sostanza di sbarrare la strada al nuovo candidato, secondo alle Comunarie. Scrive Giuseppe Filetto su Repubblica:

L’inchiesta penale si incrocia con il ricorso che l’avvocato di Cassimatis, Lorenzo Borrè, ha presentato al Tribunale Civile dello stesso capoluogo ligure. Da una parte si chiede l’annullamento della decisione di Grillo di escludere la candidata dalle primarie eletta dagli iscritti genovesi al blog; dall’altra di azzerare le votazioni sul web, che hanno messo in sella il competiror Luca Pirondini, allargandole però a tutta la platea nazionale.
Il tribunale dovrà pronunciarsi sui due quesiti, ed anche in questo caso il giudice civile fisserà nei prossimi giorni l’udienza per la discussione. I Cinque Stelle potrebbero vedersi azzerare candidature e liste, persino negare la possibilità di utilizzare il simbolo, affidandolo alla candidata esautorata. A 50 giorni dalle elezioni comunali di Genova.

In un’intervista rilasciata a Repubblica la Cassimatis spiega: ai vertici M5S chiedo «che venga riammessa la mia candidatura e la lista che mi sosteneva per le amministrative genovesi». E sulla voce che nel dossier contro di lei ci fossero alcuni like su Facebook ai post del sindaco di Parma ex M5S Federico Pizzarotti, Cassimatis dice:

«Guardi ricordo di averlo messo quando la sindaca Virginia Raggi mandò qualcuno della sua giunta a studiare la gestione dei rifiuti zero da Pizzarotti. Però non può essere questo, anzi, non può essere proprio niente, contro di me non c’è davvero alcuna contestazione reale possibile».

(Foto: ANSA / ALESSANDRO DI MARCO)

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