Consultazioni: Paolo Gentiloni incaricato per la formazione di un nuovo governo
11/12/2016 di Redazione
CONSULTAZIONI QUIRINALE
13.00 Sergio Mattarella ha dato a Paolo Gentiloni l’incarico di formare il nuovo governo dopo le dimissioni di Renzi. Il democratico e ministro degli Esteri ha accettato l’incarico con riserva. “Dalle consultazioni – ha dichiarato Gentiloni – è emersa l’indisponibilità delle maggiori forze delle opposizioni a condividere responsabilità in un nuovo governo. Dunque non per scelta ma per senso di responsabilità ci muoveremo nel quadro del governo e della maggioranza uscente”. Mattarella ha ricordato al termine delle consultazioni quanto il Paese abbia bisogno di un governo in tempi brevi. Giovedì 15 c’è il Consiglio Europeo e il Presidente della Repubblica vuole un governo già insediato. Probabilmente, in tal senso, una lista di ministri sarà già presentata questo martedì.
11.00 Il presidente della Repubblica Mattarella ha convocato Paolo Gentiloni al Quirinale alle 12.30 per conferirgli l’incarico di formare il nuovo governo. L’incarico all’ex ministro degli esteri era stato largamente anticipato da tutti gli organi di Stampa in questi ultimi giorni. Gentiloni dovrebbe formare un governo in tempi brevi, con un esecutivo che non dovrebbe differire molto dall’ultimo guidato da Matteo Renzi.
Terza ed ultima giornata consultazioni al Quirinale tra presidente della Repubblica e vertici delle forze politiche per la formazione di un nuovo governo dopo le dimissioni da presidente del Consiglio di Matteo Renzi, sconfitto al referendum costituzionale del 4 dicembre. Sergio Mattarella riceve oggi le delegazioni dei più grandi gruppi parlamentari: Sel, Ala-Scelta Civica, Area Popolare-Ncd, Forza Italia, Movimento 5 Stelle e Pd. Probabile che già domenica venga affidato un incarico di governo all’attuale ministro degli Esteri Paolo Gentiloni. Il programma delle consultazioni Quirinale prevede incontri con il capo dello Stato dalle 11 alle 18. Ieri al Colle nella seconda giornata di consultazioni Mattarella ha incontrato le formazioni politiche minori.
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18.26 – “Nelle prossime ore valuterò tutto ciò che è emerso dalle consultazioni, il paese ha bisogno di un governo nella pienezza delle sue funzioni. Ci sono di fronte adempimenti e scadenze da rispettare e osservare, di carattere interno, europeo e internazionale. Nelle prossime ore proporrò una soluzione a questa crisi di governo. E’ emersa un’esigenza naturale dell’armonizzazione delle leggi elettorali di Camera e Senato, condizione indispensabile allo svolgimento di future elezioni. Sottolineo l’esigenza di rispettare gli impegni verso i nostri amici colpiti dal terremoto e l’avvio della ricostruzione. Mi auguro infine che la dialettica politica sia serena e costruttiva. Buon lavoro”. Così il presidente della Repubblica Mattarella, uscito pochi minuti dopo le ultime consultazioni.
18.22 – L’auto con la delegazione del Pd è uscita dal Quirinale. Mattarella è atteso a minuti.
18.13 – Parla Luigi Zanda. “Sottolineo il fatto insolito delle dimissioni annunciate e confermate da Renzi, inusuali per il nostro costume politico. Questa delegazione ha ricevuto il mandato di chiedere un governo di responsabilità nazionale, con il sostegno maggiore possibile di maggioranza e opposizione, in modo che possa arrivare nel minor tempo possibile alle elezioni politiche. Rileviamo che è una soluzione a cui però la gran parte delle altre formazioni politiche si oppone e quindi abbiamo assicurato il nostro totale sostegno alla soluzione che il Presidente della Repubblica riterrà più opportuna, ricordando che il paese ha gravi urgenze come la nuova legge elettorale e l’esigenza di andare al più presto al voto”.
17.50 – E’ entrata la macchina con gli esponenti del PD. Inizia l’incontro probabilmente decisivo di queste Consultazioni. La delegazione è formata da Zanda, Orfini, Rosato e Guerini. Ma tanti i ministri, da Padoan a Boschi a Martina a Franceschini a Calende, sono passati in giornata da Mattarella.
17.45 Consultazioni Quirinale, cosa vogliono i 5 stelle. Luigi Gaetti capogruppo al Senato e Giulia Grillo capogruppo alla Camera fanno un duro intervento all’uscita dei colloqui. “Renzi e il suo partito hanno fallito. Qualunque nuovo governo non avrebbe la legittimità popolare di governare”. I 5 stelle denunciano la situazione economica del paese in una dichiarazione decisamente meno istituzionale. I 5 stelle chiedono di andare al voto con la legge elettorale che uscirà definita dalla Consulta. Contrarietà assoluta all’incarico di governo, governo dimissionario quindi in vigore fino alla sentenza.
17.17. Consultazioni Quirinale, il tweet di Di Maio
Mentre la delegazione M5S sta parlando in queste ore con Mattarella Luigi Di Maio con un tweet chiede elezioni subito:
Cittadini non ne possono più di questa spartizione di poltrone che Renzi fa nelle segrete stanze #elezionisubito
— Luigi Di Maio (@luigidimaio) 10 dicembre 2016
16.35. Consultazioni Quirinale, cosa vuole Berlusconi. Approvazione in tempi rapidi di una nuova legge condivisa. Questo chiede Silvio Berlusconi con la delegazione di Forza Italia al Quirinale. “Siamo pronti a collaborare nel modo più costruttivo – spiega – ma non sosteniamo governi di larga coalizione. Auspichiamo che questa legislatura sia il più breve possibile”. “Tocca al Pd” assumersi tale responsabilità. Dopo le elezioni – spiega Berlusconi – bisogna riprendere il tema costituente.
16.17. Consultazioni Quirinale, Mattarella pronto a parlare dopo consultazioni Sergio Mattarella, salvo complicazioni, sarebbe pronto dopo l’incontro con l’ultima delegazione, quella del Pd, a raccontare agli italiani come stanno andando le consultazioni.
16.12. Consultazioni Quirinale, Berlusconi al Colle. Riprendono al Quirinale le consultazioni del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per trovare una soluzione alla crisi di governo. Nello studio alla Vetrata il Capo dello Stato incontra la delegazione di Forza Italia composta da Silvio Berlusconi e dai capigruppo di Senato e Camera, Paolo Romani e Renato Brunetta. Alle 17 sarà il turno dei rappresentanti del Movimento 5 Stelle e alle 18 del Partito democratico. Stamattina Mattarella aveva ricevuto Sinistra italiana, Ala e Ncd.
15.50. Consultazioni Quirinale, la delegazioni di Pd lascia palazzo Chigi. La delegazione del Pd per le consultazioni al Quirinale, Luigi Zanda, Ettore Rosato, Lorenzo Guerini e Matteo Orfini, ha da poco lasciato palazzo Chigi dopo aver incontrato Matteo Renzi.
14.00. Consultazioni Quirinale, le delegazioni di Pd, M5S e Forza Italia. A rappresentare il Movimento 5 Stelle nel pomeriggio (alle 17) al Quirinale saranno i capigruppo alla Camera e al Senato, Giulia Grillo e Luigi Gaetti. Non ci sarà dunque Beppe Grillo, come ad inizio legislatura, nel 2013, quando il comico genovese accompagnà a colloquio dal presidente Giorgio Napolitano la deputata Roberta Lombardi e il senatore Vito Crimi. Per il Partito Democratico, intanto, non ci sarà il segretario e premier dimissionario Matteo Renzi. Da Mattarella (alle 18) i capigruppo di Camera e Senato Ettore Rosato e Luigi Zanda. La delegazione di Forza Italia infine sarà guidata (alle 16) da Silvio Berlusconi.
13.28. Consultazioni Quirinale, si riprende alle 16 con Forza Italia. Il programma delle consultazioni del pomeriggio:
16.00. Gruppo parlamentare Forza Italia-Il Popolo della Libertà XVII Legislatura del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati.
17.00. Gruppo parlamentare Movimento 5 Stelle del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati.
18.00. Gruppo parlamentare Partito Democratico del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati.
13.08. Consultazioni Quirinale, conclusi gli incontri della mattinata. L’incontro della delegazione di Area Popolare con Sergio Mattarella ha chiuso il giro di consultazioni al Quirinale di questa mattina. Nel pomeriggio dal capo dello Stato le rappresentanze dei gruppi Forza Italia, Movimento 5 Stelle e Partito Democratico.
12.56. Consultazioni Quirinale, Alfano (Ncd): «Noi per proporzionale con premio di maggioranza». Per quanto riguarda la riforma elettorale, Angelino Alfano al termine dell’incontro con il presidente della Repubblica ha affermato: «È presto per parlare di tipo di legge elettorale. In ogni caso non è una novità che noi abbiamo già presentato un provvedimento per un proporzionale corretto con premio di maggioranza».
12.50. Consultazioni Quirinale, Alfano (Ncd): «Responsabilità comune o avanti con Renzi». «Per le necessità che abbiamo davanti a noi sarà importante una chiusura rapida della vicenda che ci vede impegnati, ovvero della crisi di governo», è quanto affermato dopo l’incontro con il capo dello Stato dal ministro dell’Interno dimissionario Angelino Alfano, leader di Ncd. Area Popolare è favorevole a un governo «con responsabilità comune» con la partecipazione «di tutte le forze volenterose che avranno il senso di appartenenza comune e che li porti a partecipare a un governo che si trovi ad affrontare alcune emergenze». «Qualora ci fosse un diniego da parte degli altri potenziali partecipanti – ha detto Alfano – non avremmo nulla in contrario anzi, avremmo molto di favorevole, ad una prosecuzione di Matteo Renzi» alla guida dell’esecutivo. Sui tempi per la «chiusura rapida» della crisi Alfano ha precisato che Ap «è disponibile a non attendere» la sentenza della Corte Costituzionale del 24 gennaio sull’Italicum per cominciare a lavorare sulla modifica della legge elettorale.
12.30. Incontri Renzi-ministri a Palazzo Chigi, polemiche. I numerosi incontri tra il premier dimissionario Matteo Renzi e diversi ministri del suo governo a palazzo Chigi nelle ultime ore hanno innescato aspre critiche dagli avversari politici. «Matteo Renzi asserragliato a Palazzo Chigi continua sue consultazioni parallele. Scorrettezza istituzionale e costituzionale. Vada a casa!» ha scritto su Twitter il capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati Renato Brunetta. Renzi, che stamattina ha parlato con Padoan e Franceschini, aveva incontrato e due ministri nella sede del governo già ieri. Ieri il presidente del Consiglio dimissionario ha anche incontrato per ben due volte il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, considerato in queste ore in pole per ricevere dal presidente della Repubblica l’incarico di formare un nuovo governo.
12.22. Ancora ministri a Palazzo Chigi, incontro di mezz’ora Padoan-Renzi. Come ieri, anche oggi molti ministri sono stati, separatamente, a Palazzo Chigi. Oltre a Pier Carlo Padoan – come appreso e riportato dall’agenzie di stampa – sono stati a Palazzo Chigi Dario Franceschini, Maria Elena Boschi, Carlo Calenda e Maurizio Martina. In particolare il ministro dell’Economia avrebbe lasciato la sede del governo dopo un incontro di poco più di mezz’ora con il premier dimissionario Matteo Renzi. Padoan sarebbe andato via poco dopo l’arrivo del ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini.
12.12. Consultazioni Quirinale, in corso incontro Mattarella-Ncd. In questi minuti al Quirinale è in corso l’incontro tra il presidente della Repubblica e la delegazione di Ncd-Centristi per l’Italia, composta dai capogruppo Maurizio Lupi e Laura Bianconi, dal ministro dell’Interno dimissionario Angelino Alfano e dal deputato Giampiero D’Alia.
12.08. Consultazioni Quirinale, Zanetti (Sc) su Mps: «Soluzioni a portata di mano». Nel corso delle dichiarazioni alla stampa del gruppo Ala-Scelta Civica-maie (dopo l’incontro al Quirinale con il capo dello Stato) è intervenuto anche Enrico Zanetti, deputato di Sc e viceministro dell’Economia. Sulle difficoltà del Monte dei Paschi di Siene ha dichiarato: «Quello delle banche è uno dei temi che rende importante avere un governo in piena operatività. Quella delle banche è una questione da vedere nel giro di pochi giorni, ci sono gia’ soluzioni a portata di mano».
11.58. Consultazioni Quirinale, Verdini (Ala): «Disponibili anche a un Renzi-bis». «Siamo disponibili a ogni formula che Mattarella intende adottare, da un governo Renzi-bis a un esecutivo di altro tipo, l’importante è che il Paese esca dall’impasse» e intervenga sui temi più di emergenza e sulla legge elettorale. È quanto affermato a termine della consultazione al Quirinale il leader di Ala-Scelta Civica Denis Verdini. Ai giornalisti che gli hanno chiesto dell’ipotesi di un ingresso di Ala nel nuovo governo Verdini ha risposto: «Abbiamo dato a Mattarella la disponibilità, non possiamo né chiedere né avanzare, e, nel caso, ne parleremo con il premier incaricato». Nella delegazione del gruppo Ala-Scelta Civica-Maie insieme a Verdini anche i due capogruppo Lucio Barani e Francesco Saverio Romano, il deputato Riccardo Merlo e il segretario di Scelta Civica Enrico Zanetti.
11.30. Consultazioni Quirinale, Scotto (Si): «No a Renzi, no a Gentiloni». Parlando alla stampa dopo la consultazione con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Quirinale la delegazione di Sinistra Italiana ha ribadito il suo no a Renzi e ad un eventuale governo Gentiloni e il sì all’approvazione di una nuove legge elettorale. «Un ritorno di Renzi a Palazzo Chigi – ha dichiarato il capogruppo alla Camera di Arturo Scotto – verrebbe vissuto come una sfida a milioni di elettori che hanno bocciato non solo le riforme ma che hanno espresso un giudizio drastico sulle politiche economiche, sociali, ambientali. Nasca un governo che consenta al Parlamento di varare una legge elettorale nuova, che preservi il diritto dei cittadini di eleggere i propri parlamentari e che archivi definitivamente l’illusione del governo maggioritario del capo».
11.20. Totoministri su un eventuale governo Gentiloni. Le voci di queste ore sulla composizione della squadra di un eventuale governo Gentiloni raccontano di una possibile riconferma di tanti ministri. Potrebbero rimanare in sella anche nel dopo-Renzi sia Pier Carlo Padoan (considerato uno dei possibili premier) che Angelino Alfano, Dario Franceschini, Maurizio Martina, Graziano Delrio, Andrea Orlando.
11.15. Consultazioni Quirinale, da Mattarella Sel e Sinistra Italiana. In queli minuti al Quirinale dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella la delegazione di Sel-Sinistra Italiana composta dai capogruppo Arturo Scotto e Loredana De Petris e dai parlamentari Alfredo D’Attorre e Giuseppe De Cristofaro. La rappresentanza è entrata nello studio del capo dello Stato alle 11.
10.05. Consultazioni Quirinale, Forza Italia da Mattarella alle 16. Il programma della terza giornata di consultazioni al Quirinale sulla formazione di un nuovo governo prevede l’incontro tra presidente della Repubblica e delegazione di Sel e Sinistra Italiana alle 11. Alle 16 al Colle invece i vertici di Forza Italia. Il Movimento 5 Stelle alle 17. Ultimo colloquio alle 18:
11.00 Rappresentanza del Gruppo parlamentare Sinistra Italiana – Sinistra Ecologia Libertà (SI-SEL) della Camera dei Deputati.
11.30 Rappresentanza del Gruppo parlamentare ALA – Scelta Civica per la Costituente Liberale e Popolare del Senato della Repubblica e del Gruppo parlamentare ALA – Scelta Civica per la Costituente Liberale e Popolare -MAIE della Camera dei Deputati.
12.00 Rappresentanza del Gruppo parlamentare Area Popolare – NCD – Centristi per l’Italia del Senato della Repubblica e del Gruppo parlamentare Area Popolare – NCD – Centristi per l’Italia della Camera dei Deputati.
16.00 Rappresentanza del Gruppo parlamentare Forza Italia-Il Popolo della Libertà XVII Legislatura del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati.
17.00 Rappresentanza del Gruppo parlamentare Movimento 5 Stelle del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati.
18.00 Rappresentanza del Gruppo parlamentare Partito Democratico del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati.
9.55. Road map di Renzi verso primarie e elezioni anticipate. Negli incontri riservati che Matteo Renzi ha avuto ieri a palazzo Chigi con diversi ministri (come Maria Elena Boschi, Maurizio Martina, Dario Franceschini, Pier Carlo Padoan e Paolo Gentiloni, favorito per la guida del governo che verrà) il presidente del Consiglio dimissionario avrebbe illustrato la road map fino alle elezioni politiche anticipate. Lunedì prossimo, 12 dicembre, dopo che domenica Mattarella avrà incaricato Gentiloni, si riunirà la Direzione nazionale del Pd per ratificare la decisione. Domenica prossima, 18 dicembre, verrà celebrata l’assemblea nazionale Dem con l’obiettivo di aprire la stagione congressuale. Già a metà marzo dovrebbe arrivare la nuova investitura e legittimazione popolare di Renzi a segretario del partito e candidato premier. Si svolgeranno poi primarie aperte, allargate ai non iscritti, tra aprile e maggio. Il premier dimissionario sarà ovviamente il super-favorito.
09.40. Consultazioni Quirinale, incognita Forza Italia. Nella terza giornata di consultazioni al Quirinale c’è grande attesa per la posizione che esprimerà al presidente della Repubblica la delegazione di Forza Italia guidata da Silvio Berlusconi. L’ex premier infatti probabilmente impedirà il sostegno del suo partito ad un governo guidato dall’attuale ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, considerato troppo vicino a Matteo Renzi. Ma potrebbe aprire uno spiraglio per la formazione di un governo istituzionale. Secondo altre indiscrezioni raccolte dai retriscenisti dei principali quotidiani Berlusconi potrebbe decidere di non sostenere il nuovo governo mantenendo nello stesso tempo una linea morbida nei confronti dell’esecutivo. Questo per essere poi interlocutore privilegiato sulla legge elettorale che dovrà necessariamente essere riscritta.
09.18. Totoministri per il prossimo governo. Nel corso delle consultazioni al Quirinale si susseguono le voci sulla composizione del nuovo governo in caso di incarico affidato dal presidente della Repubblica, come pare probabile, all’attuale ministro degli Esteri Paolo Gentiloni. Non è chiaro il destino di Maria Elena Boschi, ministra di una riforma costituzionale severamente bocciata alle urne. Verso la riconferma invece, il sottosegretario Luca Lotti, fedelissimo di Matteo Renzi, e i ministri Andrea Orlando e Dario Franceschini. Scrive oggi Fabio Martini sulla stampa:
Sono quattro i maggiori indiziati ad uscire: oltre alla Boschi, il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, colpita dall’insuccesso della «buona scuola»; il ministro della Funzione pubblica Marianna Madia; il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti. Sembrano destinati ai loro posti Andrea Orlando (Giustizia) e Dario Franceschini (Beni culturali), anche se ieri sera si era diffusa la voce di un suo passaggio agli Esteri. Voce che non ha trovato conferma, mentre per gli Esteri in pole position la segretaria generale della Farnesina l’ambasciatrice Elisabetta Belloni, un ottimo rapporto con Gentiloni.
8.50. Consultazioni Quirinale, Gentiloni in pole per il dopo Renzi. Quello di Paolo Gentiloni è il nome che circola con maggiore insistenza in queste ore per la successione a Matteo Renzi a Palazzo Chigi. Ma non è certamente l’unica ipotesi in campo. Altra opzione è un governo Renzi-bis. E non sono escluse le soluzioni Pier Carlo Padoan e Graziano Delrio. Scrive oggi Marzio Breda sul Corriere della Sera:
Prima opzione: un reincarico a Matteo Renzi, che — si ragiona sul Colle — dispone pur sempre di una forza politica di oltre 400 parlamentari e, a parte la clamorosa e lacerante bocciatura referendaria, in Aula non è mai stato sfiduciato.
Seconda opzione, se il premier insisterà nell’autoescludersi, il mandato potrebbe andare a un nome alternativo pescato tra le fila del governo, come quelli di Paolo Gentiloni, al momento il più accreditato, o di Pier Carlo Padoan, senza cancellare del tutto un residuale Graziano Delrio.
8.50. Consultazioni Quirinale, Berlusconi unico leader da Mattarella. Silvio Berlusconi è l’unico tra i leader dei principali partiti che salirà al Colle per incontrare il presidente della Repubblica. Nella seconda giornata di colloqui con il capo dello Stato alla delegazione della Lega Nord non si è unito il segretario del Carroccio Matteo Salvini. Tra i rappresentanti dei gruppi parlamentari del Movimento 5 Stelle, attesi al Quirinale alle 17, non ci sarà Beppe Grillo. Così come Matteo Renzi non sarà presente all’incontro tra presidente della Repubblica e vertici del Pd.
(Foto di copertina: ANSA / CLAUDIO ONORATI)