A Corleone si assume la figlia del boss senza bando pubblico
12/08/2016 di Redazione
A Corleone la figlia del boss viene assunta senza che il bando sia pubblicato sul sito internet del Comune. Una svista, dicono dal municipio, eppure il caso compare su Repubblica Palermo in un pezzo a firma di Salvo Palazzolo:
Una sola domanda arrivò al Comune di Corleone per il posto di assistente igienico sanitario della scuola “Giuseppe Vasi”. E la candidata, la figlia del capomafia Rosario Lo Bue, fu assunta senza alcun problema, nella primavera dell’anno scorso. Peccato che il bando non era stato mai pubblicato sul sito Internet del Comune. “Una mera svista”, si è giustificato il funzionario responsabile del settore, Fabio Termine. E, adesso, c’è anche un’inchiesta della procura di Termini su uno dei capitoli più delicati dell’atto d’accusa del Viminale che mercoledì ha portato allo scioglimento del Comune di Corleone per infiltrazioni mafiose. Se quell’avviso di assunzione non era stato mai pubblicato, come faceva Enza Lo Bue a sapere delle selezioni?
È un Comune amministrato da persone un po’ sbadate quello descritto nelle duecento pagine scritte dai tre ispettori inviati a gennaio a Corleone dal prefetto di Palermo Antonella De Miro. Il rapporto finale è stato accolto in pieno prima dal ministero dell’Interno e poi dal Consiglio dei ministri. Nel Comune retto dalla sindaca Lea Savona, nessuno si è mai accorto che la società incaricata del servizio di accertamento e riscossione dei tributi, la “Consortile Esperia” di Catania, ha come referente Antonino Spera, un imprenditore che è il cognato del capomafia di Belmonte, attualmente in carcere.
Secondo il Viminale ci sono abbastanza indizi per dire che anche il servizio di riscossione dei tributi sarebbe stato “infiltrato”. Non solo: sotto accusa c’è anche l’appalto per la mensa scolastica della materna, affidato con un ribasso ritenuto sospetto. Eppure la sindaca Savona continua a insistere dicendo che «lo scioglimento per mafia è un atto politico che ha determinato l’isolamento di Corleone e dei suoi cittadini onesti».
(in copertina foto ANSA)